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Sabato 26 novembre torna la Giornata nazionale della colletta alimentare. In tutti i supermercati, anche nel trevigiano, sarà possibile fare la spesa per i poveri.

Il Banco Alimentare per la Giornata nazionale della Colletta alimentare ha scelto quest’anno le parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 3 settembre in piazza San Pietro in occasione del Giubileo degli Operatori di Misericordia: “Non mi stancherò mai di dire che la misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta […]. La misericordia è coinvolgersi lì dove c’è il male, dove c’è la malattia, dove c’è la fame, dove ci sono tanti sfruttamenti umani. Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre”.
La Fondazione Banco Alimentare promuove da 20 anni la Colletta che quest’anno si svolgerà nella giornata di sabato 26 novembre, coinvolgendo migliaia di volontari davanti ai supermercati aderenti di tutta Italia. Il Banco Alimentare inoltre coordina il lavoro delle 21 sedi presenti sul territorio in tutta Italia. E’ un impegno che dura tutto l’anno, finalizzato al recupero delle eccedenze alimentari ed alla redistribuzione alle strutture caritative. In questo modo ogni giorno contribuisce a ridurre lo spreco dando agli alimenti un nuovo valore.
La Rete Banco Alimentare usufruisce  della donazione di derrate alimentari destinate dal Fondo di aiuti europeo agli indigenti; attraverso il programma “Siticibo”, è stato avviato il recupero giornaliero del cibo cotto e fresco in eccedenza applicando per primi la Legge 155/2003 cosiddetta “del Buon Samaritano”; sin dall’inizio il Banco ha ricevuto donazioni di prodotti dalle aziende alimentari della Grande Distribuzione: attualmente sono circa 700 le aziende che forniscono le loro eccedenze, per lo più produttori anche di grandi dimensioni.
La Giornata della Colletta Alimentare è quindi una delle iniziative, che il Banco Alimentare organizza. L’anno scorso davanti a 11.000 supermercati sono stati donati 8.990 tonnellate di alimenti coinvolgendo 135.000 volontari.
Dopo 20 anni molte realtà hanno iniziato a collaborare per questa iniziativa: dalla San Vincenzo, agli Alpini, dall’Esercito alla CdO Opere Sociali, coinvolgendo adulti e ragazzi, Parrocchie ed associazioni, fino a singoli volontari che per l’occasione danno la loro disponibilità.
Il Banco Alimentare nasce in Italia 25 anni fa dalla intuizione di Danilo Fossati, imprenditore del settore alimentare, che confidò a Don Giussani il suo disagio di fronte alla distruzione di prodotti ancora commestibili vedendo quanti in Italia soffrivano la fame. Don Giussani ne rimase colpito e disse: “Poche volte mi era capitato di incontrare un potente che scegliesse di dare senza chiedere nulla in cambio…”.
Il Papa disse ai volontari del Banco il 3 ottobre 2015, durante l’Udienza: “Il Signore, quando si accorge che le folle venute per ascoltarlo hanno fame, non ignora il problema, e neppure fa un bel discorso sulla lotta alla povertà, ma compie un gesto che lascia tutti stupiti: prende quel poco che i discepoli hanno portato con sé, lo benedice, e moltiplica i pani e i pesci, tanto che alla fine «portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati». Noi non possiamo compiere un miracolo come l’ha fatto Gesù; tuttavia possiamo fare qualcosa che ha anche la forza di un miracolo”.

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