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Roncade. A scuola di guida e di... vita

La positiva esperienza dell'autoscuola Treviso Uno di Roncade dove, ascoltando il disagio e il bisogno di ascolto dei giovani, a giugno 2022 è stato organizzato un percorso sulla sicurezza stradale insieme alla Città di Roncade, all'Ulss2, al Tavolo provinciale prevenzione dei gesti suicidari, alle associazioni di volontariato La Rete di Malachia e Cittadinanzattiva Treviso. 

Con un’iniziativa senza dubbio originale e per certi versi coraggiosa, che va oltre il suo mero operato quotidiano, l’autoscuola Treviso Uno di Roncade, a giugno scorso si è resa protagonista di un bel progetto di sicurezza stradale e di sensibilizzazione civica, che potrebbe diventare un buon modello di riferimento per altre comunità territoriali.

In sostanza, a seguito di alcuni eventi tragici avvenuti in paese, due giovanissimi che hanno posto fine alle loro vite a distanza di poche settimane l’uno dall’altro, i titolari dell’autoscuola di Roncade, Mario Moreno Bonacin e la figlia Irene, hanno compreso che questi episodi avevano generato una sofferenza e uno shock collettivo che non si potevano ignorare. “Ogni giorno lavoriamo fianco a fianco con i giovanissimi che devono prendere la patente di guida - raccontano i due professionisti - e spesso, in modo assolutamente naturale, ne raccogliamo confidenze, pensieri, ansie e paure. La primavera scorsa, a Roncade, erano successi questi fatti, che avevano traumatizzato l’intera comunità, nessuno escluso, per cui ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare noi per dare una mano, innanzitutto per i giovani utenti che frequentano la nostra autoscuola. Abbiamo, quindi, contattato la sindaca Pieranna Zottarelli e l’Amministrazione comunale di Roncade, che a sua volta ci ha messo in contatto con l’Ulss 2 e con la sua rete di volontariato territoriale”.

Da lì si è messa in moto la macchina meravigliosa della collaborazione e della cooperazione. Negli spazi di Treviso Uno – in tre venerdì pomeriggio di giugno scorso – è stato organizzato il percorso “Autoscuola… anche scuola per la vita”.

I destinatari erano principalmente i 18-20enni che frequentano l’autoscuola; i promotori l’autoscuola Treviso Uno, la Città di Roncade, l’Ulss 2 Marca Trevigiana, insieme al Tavolo provinciale prevenzione dei gesti suicidari, associazioni di volontariato La rete di Malachia e Cittadinanzattiva Treviso. Sono stati tre incontri in cui sono intervenuti più interlocutori, a cominciare da Luigi Colusso, medico psicoterapeuta e componente del Tavolo provinciale per la prevenzione dei suicidi.

I ragazzi, dapprima titubanti, un po’ alla volta si sono lasciati coinvolgere e hanno condiviso con gli altri soprattutto le problematiche e le questioni che più li preoccupano. Il tema dell’educazione e della sicurezza stradale è stata la leva da cui partire per ragionare più ampiamente sul senso della vita. In particolare, i ragazzi hanno lamentato che oggi mancano luoghi e persone capaci di ascoltarli profondamente. Quello che un tempo succedeva nelle famiglie, negli oratori, nelle scuole, in ambito sportivo, oggi non è più così scontato.

La cosa interessante è che questa iniziativa dell’autoscuola Treviso Uno rientra in un progetto più ampio, grazie al quale il primo agosto 2022 la Regione Veneto, le Ulss 2 Marca Trevigiana e l’Ulss 4 del Veneto Orientale, insieme alla Consulta dei Comuni e ad alcune associazioni di volontariato locali, fra le quali Cittadinanzattiva Treviso e La rete di Malachia, hanno firmato a Treviso un protocollo di intenti per la prevenzione degli incidenti stradali e la gestione dei traumi e delle lacerazioni post evento.

“Un’esperienza come quella di Roncade, della formazione e informazione in autoscuola, di prevenzione, può essere un buon modello, da replicare anche in altre situazioni, non solo autoscuole - commenta il presidente di La rete di Malachia, Francesco Rocco -. La rete fra Ulss, istituzioni, privati e volontariato sociale, può dare davvero ottimi risultati. Il coraggio di chiedere aiuto, è già un’ottima partenza. Noi, come associazione di volontariato, abbiamo competenze ed esperienze specifiche sulla gestione delle sofferenze conseguenti al lutto e alla gestione di gravi problemi di disabilità e fragilità, collegati soprattutto a incidenti stradali e ai luoghi di lavoro”.

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