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Tanti i luoghi di accoglienza nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a San Donà

Tra questi l'oratorio, la canonica e il centro pastorale di via Canova

08/11/2021

“Forse non sapete che…”: inizia con queste parole il messaggio che don Fabio Bertuola ha lanciato alla sua comunità cristiana di San Giuseppe Lavoratore, parrocchia della Collaborazione pastorale di San Donà di Piave di cui è parroco e pastore dal 2017, dalle pagine dell’ultimo foglietto di avvisi settimanali.

“Il nostro oratorio - continua don Fabio - è diventato luogo di accoglienza per tutte le persone, soprattutto giovani, che desiderano incontrarsi, giocare, parlare, fare esperienza di condivisione. Ogni pomeriggio diversi adolescenti, anche di diverse nazionalità, si trovano a giocare a calcio, a ping-pong, a calcio balilla, a biliardo. Grazie alla collaborazione con Calcio San Giuseppe, diversi giovani sono entrati nelle squadre. Inoltre, con la presenza di una scuola di canto e musica, alcuni possono essere coinvolti in questa attività. In oratorio ospitiamo, tra le altre cose, una società sportiva che fa judo per i bambini al pomeriggio e una attività di ginnastica per le signore e corsi di taglio e cucito alla mattina. Nelle sale sotto la chiesa ospitiamo il coro dell’Uniper (università per anziani) e, per un periodo, anche i corsi, l’Acat e l’associazione che accoglie i familiari delle persone malate di Alzheimer”.

Insomma, il messaggio è che c’è tutta una attività che rimane sottotraccia… ma che è una bella realtà all’interno della parrocchia.
“Oltre alle attività istituzionali della parrocchia - continua infatti il parroco don Bertuola -, cioè catechismo, gruppi giovanili e adulti di Azione cattolica, il Grest e i suoi animatori giovani e adulti, gli scout che ogni tanto vengono a fare attività nel nostro oratorio, la parrocchia sta offrendo a tante persone occasioni di incontro e di formazione umana e cristiana”.

“In canonica, poi - continua il parroco - ospitiamo anche il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani), l’associazione L’Aquilone onlus per ragazzi con problemi di autismo, l’associazione Accogliere, che insegna lingua italiana a stranieri, l’associazione rumena Decebal Traian, oltre a dare ospitalità a riunioni condominiali e iniziative varie di altre associazioni”.

Nel centro pastorale di via Canova, inoltre, la parrocchia ha dato in uso il piano terra alla Cooperativa provinciale servizi (Cps) di Treviso, che ospita il centro per anziani Anni sereni città di San Donà di Piave, e il primo piano all’associazione “La sfera di pistacchio”, che offre un servizio di doposcuola con i ragazzi che hanno bisogno di aiuto per i compiti. Il sottotetto, invece, ospita la Caritas diocesana, che ascolta e aiuta le persone che hanno avuto difficoltà economiche causate dal Covid.

Un oratorio e un centro pastorale, dunque, quanto mai vivi e vitali! Il tutto nel rispetto delle normative anti Covid-19, distanziamento, igienizzazione, mascherine.

“Quello che manca - scrive infine don Fabio Bertuola, in conclusione del suo messaggio alla comunità - è una maggior attenzione e partecipazione delle persone della comunità, che si fanno poco presenti di persona in questi ambienti per capire e conoscere direttamente cosa avviene. Tra poco dovremo ricostituire il consiglio direttivo dell’associazione Noi, che gestisce l’oratorio. Ma dentro il consiglio direttivo dovrebbero esserci persone che frequentano davvero l’oratorio e quindi ne conoscono le attività e le problematiche”.

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