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San Donà, chiusa in Duomo la Porta santa. Questi mesi sono stati vero tempo di grazia

La gioia del parroco, mons. Paolo Carnio: vissuta una "grande partecipazione di fedeli che hanno preso parte all’evento di apertura della Porta Santa lo scorso 12 febbraio, così come dall’aumento delle persone che hanno vissuto in questi tre mesi il Sacramento della Riconciliazione, alcune delle quali non si confessavano da diversi anni”.

17/05/2016

Si è chiusa domenica 15 maggio, nell’occasione della festività di Pentecoste, la Porta Santa aperta nel Duomo di San Donà di Piave il 12 febbraio scorso dal vicario generale della diocesi Mons. Adriano Cevolotto. Era una delle tre Porte Sante che il vescovo Gianfranco Agostino Gardin ha voluto aprire nella Diocesi di Treviso, oltre a quella della Cattedrale, come suggerito da papa Francesco per avvicinare il più possibile i fedeli in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia.
La cerimonia è avvenuta durante la messa serale delle ore 18.30, ma la giornata ha visto altri due momenti molto importanti. Al mattino infatti si è tenuto il Giubileo delle famiglie, guidato dai catechisti battesimali della parrocchia Duomo. Rivolto in particolare ai genitori con bambini battezzati negli ultimi anni, ha visto la partecipazione anche di famiglie più mature: il momento giubilare ha avuto inizio davanti al campanile, con un momento di preghiera e dopo un breve pellegrinaggio le famiglie hanno sostato sul sagrato della chiesa, per passare la Porta Santa della Misericordia accolte dal parroco mons. Paolo Carnio. La celebrazione è stata davvero caratterizzata dalla gioia portata dai tanti bambini piccoli presenti, l’occasione per fare memoria del battesimo e presentare alla comunità gli ultimi bambini battezzati e i ragazzi di quarta elementare che hanno da poco vissuto la Prima Comunione.
L’altro appuntamento è stato il pellegrinaggio alla Porta Santa degli ospiti con disabilità, dei volontari e degli amici del Piccolo Rifugio. Dopo un momento di preghiera presso la chiesetta dell’Adorazione, il momento giubilare è proseguito con una processione che, attraverso la centrale via Dante, è giunta fino al Duomo. Mentre i partecipanti concludevano l’evento con un piccolo momento di festa insieme al Piccolo Rifugio, in Duomo iniziava la celebrazione durante la quale è stata chiusa la Porta Santa.
Per la cronaca, durante la Veglia di Pentecoste che si è svolta, sotto una pioggia battente, sabato 14 maggio anche un centinaio e più di ragazzi delle medie, cresimandi e cresimati delle collaborazioni pastorali di San Donà e Musile di Piave, con i loro genitori, hanno avuto modo di vivere un particolare momento “giubilare” a loro dedicato.
“E’ stato certamente un periodo di Grazia non solo per la comunità parrocchiale, ma anche per l’intera città di San Donà di Piave e tutto il territorio del Basso Piave – commenta il parroco don Paolo Carnio -. Non si tratta solo di una impressione, ma un dato di fatto supportato dalla grande partecipazione di fedeli che hanno preso parte all’evento di apertura della Porta Santa lo scorso 12 febbraio, così come dall’aumento delle persone che hanno vissuto in questi tre mesi il Sacramento della Riconciliazione, alcune delle quali non si confessavano da diversi anni”.
Da ricordare infatti che per tutto il periodo di apertura è stata garantita la presenza in Duomo di un sacerdote per le confessioni per parecchie ore sia al mattino che al pomeriggio. E il gran numero di gente che ha voluto vivere il Giubileo e ottenere l’indulgenza è confermato anche dal quasi completo esaurimento dei depliant informativi che erano stati realizzati e posti all’ingresso della chiesa.
“Molto bello – conclude il parroco Mons. Carnio – è stato anche il fatto che in questo periodo molti bambini e ragazzi del catechismo siano venuti in visita alla chiesa. E’ stato davvero un periodo di gioia per tutti”.

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