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Robot unico al mondo in casa Rizzola a San Donà

Acquisito Excelsius Gps, un braccio robotico che guida la mano del chirurgo durante gli interventi di neurochirurgia. Ha una precisione del 98,9%. Si tratta del primo in Europa a consentire alcuni tipi di interventi

04/12/2020

La casa di cura Sileno e Anna Rizzola di San Donà diventa un centro di riferimento europeo nel campo della “spine surgery”: ha acquisito, infatti, l’ExcelsiusGPS®, la prima piattaforma di navigazione robotica al mondo che si avvale di tecnologie Gps e assiste il neurochirurgo nel posizionamento delle viti nel peduncolo vertebrale in modo preciso e controllato. L’ExcelsiusGPS® (della Globus medical) rappresenta una tra le più avanzate forme di semplificazione dell’atto chirurgico: le immagini in 3D della tac intraoperatoria vengono esaminate dal chirurgo che fornisce al braccio robotico le coordinate per tracciare la traiettoria per il posizionamento della vite. Il braccio robotico guida la mano del chirurgo con una precisione millimetrica.

Mostrando in real time le manovre chirurgiche, questo sistema garantisce un livello di esattezza pari al 98,9% (sono circa 30.000 i pazienti già trattati a livello globale): ExcelsiusGPS®, infatti, fornisce una visualizzazione dell’anatomia talmente dettagliata da evitare quasi completamente le più frequenti forme di complicanze: deficit motori, infezioni post operatorie, formazioni di fistole o ematomi, etc.

Le patologie che il robot permette di trattare in completa sicurezza - e che in certi casi vengono valutate come non operabili - sono: listesi vertebrali, malattie degenerative (come la scoliosi dell’adulto), il crollo vertebrale (causato ad esempio dall’osteoporosi), lo sfaldamento del tessuto osseo (determinato da alcuni tumori), infezioni vertebrali come le spondilodisciti e le osteomieliti, traumi di elevata gravità.
Rispetto a tutti gli altri robot presenti nel mondo (130 in totale, di cui 17 fuori dagli Stati Uniti) quello di cui si è dotato la casa di cura Rizzola è stato il primo in Europa (e tuttora l’unico in Italia) a consentire sia l’accesso laterale che quello posteriore delle cage (spessori) intersomatiche. Questo, in più, con una riduzione considerevole delle quantità di radiazioni per il paziente e per il personale sanitario.

L’evento di presentazione del robot è avvenuto il 13 novembre scorso in due momenti: al mattino in casa di cura si è svolta una conferenza dal titolo: “L’impatto delle più recenti tecnologie nel patient journey”. Oltre al sindaco, Andrea Cereser, hanno portato i loro saluti Francesco Variola, presidente della casa Rizzola, e Carlo Bramezza, direttore generale Ulss 4 Veneto Orientale. Tra i relatori, ospite d’eccezione è stato il presidente dell’Enea, Federico Testa, il quale si è soffermato sul tema “Gli effetti dell’innovazione tecnologica nel sistema Paese”.
“Una nuova e importante eccellenza per un territorio che sta lavorando indefessamente per essere all’avanguardia per quanto riguarda le nuove tecnologie, soprattutto quelle in grado di migliorare concretamente la vita quotidiana. Ringrazio la casa di cura Rizzola per l’importante investimento compiuto”, ha detto Cereser.

Il secondo momento della giornata si è svolto nel pomeriggio, all’interno della Corte Leonardo, al centro della città, dove è stata posizionata una copia del macchinario, a simboleggiare il legame della casa di cura con i sandonatesi.
L’evento del 13 novembre è il primo di una serie di altre attività programmate per il 2021, che intendono continuare ad affrontare temi legati al rapporto tra tecnologia e salute.

“Con la scelta di acquisire ExcelsiusGPS®, la casa di cura Rizzola conferma ancora una volta la propria vocazione all’eccellenza – ha affermato il presidente Francesco Variola. “Contando su personale medico-sanitario altamente selezionato e dotandoci delle più innovative e performanti tecnologie disponibili, riusciamo a garantire ai pazienti i trattamenti migliori. Una delle aree sulla quale stiamo concentrando i nostri sforzi è quella del trattamento dei problemi della colonna vertebrale, dalla fase di diagnosi a quella riabilitativa”.
“Il campo della chirurgia della colonna vertebrale è in continua evoluzione – ha affermato il neurochirurgo Corrado Musso -. L’impatto che stanno avendo la robotica e la navigazione è elevato. Il nostro obiettivo è di continuare a promuovere e adottare procedure sempre meno invasive e più efficaci”.

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