Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Noventa, il saluto di don Mario Rossetto: una missione svolta “con passione”
Domenica 20 ottobre don Mario Rossetto ha concluso il suo servizio pastorale nella parrocchia di Noventa di Piave, salutando la comunità parrocchiale durante la messa delle ore 10.30, che don Mario ha concelebrato assieme ai sacerdoti che operano a Noventa, al parroco di Fossalta, don Ireneo Cendron, ai sacerdoti e al diacono della Collaborazione Fossalta – Noventa e alla presenza di una foltissima assemblea, tra cui anche alcune rappresentanze dell’Amministrazione comunale.
La concomitanza della Giornata missionaria mondiale con questo giorno di festa è stata, per don Mario, lo spunto per fare una riflessione, durante la sua omelia, sul carattere missionario che ha contraddistinto la sua esperienza pastorale nella parrocchia noventana. Partendo dal significato della parola “missionari”, usando i termini semplici di “uomini e donne che sono mandati nel mondo a portare la parola di Gesù”, per spiegarla ai bambini presenti alla cerimonia, don Mario ha ricordato la figura di una sua zia, suor Rosetta, che ai tempi in cui egli era ancora molto giovane, fu inviata come missionaria in un villaggio sperduto del Perù, dove raccoglieva e si prendeva cura dei bambini abbandonati dalle famiglie. Questa zia, ha ricordato don Mario, aveva suscitato in lui il desiderio di diventare missionario, un’aspirazione che si è potuta realizzare quando il Signore, dopo averlo chiamato al sacerdozio, lo ha inviato in missione, che, come ha chiarito, “non è nel Terzo mondo, ma è qui, dove troviamo la povertà, non materiale, ma dell’anima”; e ha aggiunto: “Il Signore mi ha mandato in questa comunità per far crescere e incontrare Gesù, camminando insieme, e per vivere l’amore forte di Gesù insieme con voi, scoprendo i frutti di pace, giustizia e verità che sta portando avanti in mezzo a noi”.
Senza nascondere i suoi limiti e peccati, come egli ha definito i momenti in cui ha perso la pazienza, ha avuto paura o poca fiducia, don Mario ha spiegato come, in questi quattordici anni di servizio pastorale, abbia svolto la sua missione con passione: “E’ qui che ho vissuto al massimo la mia fede, riuscendo a fare tante cose, con l’aiuto della comunità, nella fatica e nella gioia, con dedizione, fedeltà ed entusiasmo: l’Azione cattolica, gli scout, i campiscuola alla Montanara, l’oratorio, il catechismo, gli ammalati, i gruppi famiglie e le comunità familiari di evangelizzazione”, sono alcune delle attività che ha curato, sempre “col fuoco dentro e la forza di Gesù”.
“La comunità ha camminato in questi anni ed è cresciuta nella corresponsabilità: laici e collaboratori più stretti stanno svolgendo con disponibilità i vari servizi e ministeri nella parrocchia”, ci ha confidato don Mario qualche giorno prima del saluto alla comunità.
Don Mario non porta via con sé semplicemente il ricordo dei parrocchiani, ma, piuttosto, l’amore da loro ricevuto, che non potrà mai essergli tolto perché ognuno di loro vive in lui, e in particolare “è nella benedizione delle case che ho condiviso in profondità la vita vera delle persone e delle famiglie, che mi ha arricchito personalmente”.
Per il sacerdote è stato un onore servire il Signore in questa parrocchia, che vanta la presenza, nella chiesa arcipretale, di una antica immagine della Madonna del Rosario che da ottocento anni protegge la comunità.
Da parte del Consiglio pastorale e di tutta la comunità, gli è stato rivolto un sentito ringraziamento declinato in diverse motivazioni, tutte riconducenti alla preziosità di un buon pastore di anime appassionatamente dedito alla sua comunità. Tra gli altri doni da parte dei parrocchiani, don Mario ha ricevuto una bella casula verde, guarda caso, in stile missionario.
Dopo aver salutato la comunità cristiana di Noventa di Piave, il Vescovo ha inviato don Mario a guidare le parrocchie di Breda di Piave e di Saletto, nelle quali farà il suo ingresso il prossimo 3 novembre.