Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Mirano saluta le suore Canossiane
La comunità lascia dopo 113 anni di dedizione ai bambini e alle giovani. Una storia, quella della presenza delle Canossiane a Mirano, che inizia nel 1903, quando Antonietta Barbato le chiama per portare avanti il suo progetto di creare un luogo dove istruire ed avviare al lavoro le ragazze in difficoltà.

Un duomo gremito ha salutato domenica 5 giugno le suore Canossiane che dopo 113 anni hanno lasciato Mirano. Chiuse le aule che hanno visto passare generazioni di miranesi, chiusi i laboratori dove tante ragazze hanno imparato a cucire, a rammendare, a ricamare, abbandonato il parco con i giochi e le giostre. La magnifica Villa Van Axel messa in vendita. Una decisione che era nell’aria da tempo, determinata dalla crisi vocazionale, dal mancato ricambio generazionale e dall’impossibilità di affrontare le ingenti spese necessarie per mettere a norma le strutture. Tutte le attività erano state gradualmente dismesse, l’asilo era chiuso dal 2014 e il numero delle suore era diminuito tanto che, nell’ultimo periodo, in via Villafranca erano rimaste solo in due.
Una storia, quella della presenza delle Canossiane a Mirano, che inizia nel 1903, quando una giovane donna, Antonietta Barbato, le chiama per portare avanti il suo progetto di creare un luogo dove istruire ed avviare al lavoro le ragazze in difficoltà. Da allora le suore sono diventate un punto di riferimento nella comunità di Mirano; impegnate nelle attività parrocchiali, nel sostegno ai malati, nell’educazione dei bambini, hanno saputo farsi amare e ben volere da tutti; per molti miranesi incontrarle, scambiare un saluto significava inevitabilmente ritornare agli anni dell’infanzia. La loro partenza lascia un profondo senso di vuoto. E il rammarico è stato sottolineato dal parroco, don Artemio Favaro, e dalla sindaca Maria Rosa Pavanello, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale. A nome di tutte le consorelle parla suor Reginetta Nani, per 17 anni a Mirano. “Facciamo un saluto grande, pieno di riconoscenza per quanto abbiamo ricevuto da tutti, dal più piccolo al più anziano. Tutti ci hanno dimostrato tanto amore, accoglienza e affetto che porteremo sempre nel cuore. Non dimenticheremo nessuno, li presenteremo al Signore ogni giorno perché benedica le loro famiglie e il loro figli”.