Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
La proposta di Scorzè: anche l'Irpef per la Riviera del Brenta
Non si ferma l’ondata solidale a favore della Riviera dopo il tremendo tornado dell’8 luglio scorso. Tra le iniziative l'aumento una tantum dell'addizionale
Una mobilitazione continua. Non si ferma l’ondata solidale a favore della Riviera del Brenta dopo il tremendo tornado dell’8 luglio scorso che ha seminato distruzione (oltre ad una vittima) tra Pianiga, Dolo e Mira. Terminata la prima fase dell’emergenza, che ha visto centinaia di volontari provenienti da mezzo Veneto scendere in campo per la rimozione dei detriti, ora è il momento del sostegno economico. Un aiuto più che mai necessario. Tra case da riparare o addirittura ricostruire, strade da sistemare e attività economiche da far ripartire, secondo la relazione inviata dalla Regione al Governo i danni ammontano a oltre 100 milioni. In attesa di una risposta da Roma, anche in questo caso il territorio non è rimasto con le mani in mano. Anche nel vicino Miranese si moltiplicano gli eventi di solidarietà e raccolta fondi. Il Mirano Summer Festival ha raccolto in una sola serata oltre 12 mila euro, equamente divisi tra i tre conti correnti aperti dai Comuni colpiti. Sempre la Confcommercio ha organizzato una cena di beneficenza all’aperto in Piazza Martiri. All’Aquaestate di Noale è andata in scena “Swim for Riviera”, maratona di nuoto e acqua fitness e domenica 19 un concerto del coro Thomas Tallis ha raccolto 1.650 euro. A Spinea una ventina di esercizi commerciali si sono messi in rete promuovendo un’unica raccolta fondi. E poi c’è stata la straordinaria serata a Salzano mercoledì 22 con l’Avis regionale e i comici di Zelig e Camera Caffè che ha radunato nella cornice di villa Jacur 6000 persone che hanno donato 72 mila euro.
Un elenco di idee e iniziative solidali in continuo aggiornamento.
A Scorzè la Giunta guidata da Giovanni Battista Mestriner ha portato in Consiglio comunale la proposta di un aumento una tantum dell’addizionale comunale Irpef: il gettito extra, previsto in 53 mila euro, sarà destinato direttamente a favore della Riviera secondo le indicazioni dei Comuni coinvolti. “In questo momento - sottolinea il sindaco - servono soprattutto risorse finanziarie per consentire alle popolazioni gravemente colpite di risollevarsi: intere famiglie hanno perso tutto, non possono essere lasciate sole dallo Stato, dalla Regione ma anche dai Comuni del Veneto. Non abbiamo altre possibilità, i nostri bilanci sono già ridotti all’osso; aumentare le tasse non è mai piacevole, ma chiedere ai cittadini di Scorzè di farsi carico delle situazioni gravissime alle porte di casa nostra ha un valore imprescindibile. Rispetto ai danni che ci sono, è un contributo minimo. Però sarà immediatamente disponibile e nelle prossime settimane valuteremo ulteriori contributi”.
Pur sempre di un aumento di tasse si tratta. E qualcuno ha storto il naso, anche se i favorevoli sono la maggioranza, almeno a giudicare dalle centinaia di “mi piace” e condivisioni raccolte da Mestriner sulle sue pagine Facebook, personale e istituzionale. Ma il sindaco tiene comunque a puntualizzare un paio di cose. A partire dal fatto che Scorzè ha i livelli di tassazione locale tra i più bassi del Miranese, al punto che può permettersi l’operazione proprio perché è l’unico Comune, assieme a Martellago, a non avere l’aliquota massima dello 0,8 se non per i redditi più alti. “Dall’aumento rimarrà comunque esentata la fascia di reddito fino ai 15 mila euro. Inoltre quest’anno risparmieremo oltre 100 mila euro sulla tassa rifiuti: è il terzo anno che stiamo diminuendo le tasse e l’anno prossimo diminuiremo ancora. In ogni caso se Stato o Regione stanziassero dei soldi, come dovranno o dovrebbero fare, anche questi saranno stati raccolti con le tasse”.
“Abbiamo il dovere di fare tutto questo - conclude Mestriner - la popolazione colpita è la nostra popolazione, i territori coinvolti sono i nostri territori; se non sostenessimo questi cittadini a noi vicini, per come possiamo in questo momento, saremmo dei traditori”.