Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Inaugurata l'area archeologica di Noventa di Piave
Inaugurata a Noventa di Piave l'area archeologica di San Mauro, alla presenza degli alunni delle scuole primarie e medie del paese. Gli scavi sono stati sostenuti dall'outlet McArthurGlen Noventa di Piave.
Si è tenuta venerdì 25 novembre l’inaugurazione dell’area archeologica di San Mauro di Noventa di Piave, che mette a disposizione dei visitatori quanto rinvenuto nelle campagne di scavi archeologici degli ultimi anni. A tutti i presenti, e soprattutto ai bambini e ai ragazzi delle scolaresche della scuola primaria e secondaria della città seduti sui gradini antistanti ai rinvenimenti archeologici restaurati, il sindaco Claudio Marian ha rivolto parole di ringraziamento: “Oggi stiamo dando il futuro al passato di Noventa”, ossia l’inaugurazione, per le nuove generazioni, di un’area che, “riveste una particolare importanza dal punto di vista storico-archeologico non solo per il nostro comune, in quanto attesta in modo evidente che le origini di Noventa affondano in un lontano passato databile sin dal primo secolo a.C., ma anche per la conoscenza storica di tutto il Basso Piave, perché è un sito quasi unico nel suo genere, che presenta una stratificazione di quasi due millenni”.
Il valore, che il soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio Fabrizio Magani descrive, è di “un patrimonio culturale che ha una sua vitalità interna, perché sta all’aperto e comunica con l’elemento naturale; insomma è la storia del tempo, ma anche dello spazio di questa comunità”.
Don Mario Rossetto, parroco di Noventa, ha sottolineato, come elemento comprovante l’antica origine di questa comunità cristiana, la denominazione di “pieve”, che sta a significare che è una “chiesa madre”.
In termini tecnici, si tratta di un sito pluristratificato, cioè di fasi edilizie successive dal punto di vista cronologico, come spiegato dal responsabile del progetto scientifico Alessandro Asta, costituite da due ville di età romana su cui si sovrappongono cinque chiese delle fasi di età medievale, dal V-VI secolo d.C. in poi, significando una trasformazione di questo sito da abitazione civile a luogo di fede, “talmente importante che è stato ricostruito per ben cinque volte”. Questa è la dimostrazione di come “nessuno mai si è arreso, neanche a quei tempi, e così abbiamo tentato di fare noi in questi anni” ha dichiarato Asta, riferendosi alle tante persone coinvolte, prima fra tutte il compianto architetto Michele Tombolani, in un progetto che, oltre agli scavi, ha compreso il restauro dei rinvenimenti, l’installazione di una copertura, per la protezione degli stessi, e degli apparati didattici.
La general manager dell’outlet McArthurGlen Noventa di Piave, che ha sostenuto anche finanziariamente gli scavi, ha raccomandato ai bambini presenti di tenere a mente quanto vissuto, perché gli insegnamenti ascoltati sono “la cosa più bella dell’evento, servirà loro ad amare e a proteggere la loro città, quando saranno grandi”.