Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Con la festa del Radicchio Igp di Rio San Martino, al via la rassegna “Fiori d’inverno”
Sarà Scorzè a inaugurare, con la 41ª edizione della festa del Radicchio rosso di Treviso Igp a Rio San Martino, dal 10 al 26 novembre, la rassegna “Fiori d’inverno” 2023-2024. La rassegna è stata presentata domenica 29 ottobre in municipio a Scorzè. Sono intervenuti la sindaca di Scorzè, Nais Marcon, il presidente della locale Pro loco, Lorenzo Michielan, il coordinatore della festa del Radicchio di Rio San Martino Luigino Michieletto, il consigliere nazionale Unpli (Unione pro loco d’Italia) Rino Furlan, il presidente dell’associazione “Strada del radicchio” Natalino Salvati.Tanti appuntamenti che coinvolgeranno anche quest’anno ben 12 Comuni tra le province di Venezia e Treviso. In programma mostre, feste, eventi speciali, visite guidate ed escursioni naturalistiche. Dopo Rio San Martino di Scorzé con tre week end dal 10 al 26 novembre, sarà la volta di Spresiano il 25 e 26 novembre; Martellago dal 30 novembre al 3 dicembre, 7-10 e 15-17 dicembre con la mostra del radicchio tardivo; Ponzano Veneto dall’1 al 3 dicembre con il Festival del radicchio IGP; Treviso dall’8 al 10 dicembre con la 114^ Antica mostra del Radicchio Rosso di Treviso Igp; il 16 e 17 dicembre a Castelfranco Veneto; dal 15 al 17 dicembre a Mogliano Veneto; dal 12 al 14 gennaio a Preganziol; il 14 gennaio a Mirano; dal 19 al 21 e dal 25 al 28 gennaio a Zero Branco; dal 10 al 17 marzo a Roncade e il 7 aprile a Quinto di Treviso. In programma mostre, feste, eventi speciali, visite guidate ed escursioni naturalistiche.
Per l’occasione è stato anche consegnato l’attestato di riconoscimento al Comune di Scorzè di denominazione comunale al risotto di pomodoro De.Co., che così sarà inserito nell’albo regionale.
“L’accademia della Cucina in accordo con il Ministero dell’Agricoltura e della Cultura hanno richiesto all’Unesco il riconoscimento della cucina italiana - ha spiegato Lorenzo Michielan - come patrimonio da preservare. Sullo stesso esempio la nostra Pro loco, a livello locale, sta chiedendo all’Unpli nazionale che la festa del Radicchio venga riconosciuta e accreditata come «Festa di qualità». Ogni anno le nostre feste sonocresciute in qualità, grazie alla dedizione di tantissimi volontari. La nostra missione rimane immutata: la valorizzazione del nostro territorio e dei prodotti in esso coltivati con i quali tramandare le ricette della nostra tradizione”.