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Al via a Cappella di Scorzè la trentesima Rassegna organistica

Nelle domeniche 4, 11 e 18 ottobre alle 16.30 all'interno della chiesa parrocchiale. Apre i concerti Jean-Baptiste Monnot, titolare del meraviglioso organo Cavaillé-Coll della chiesa abbaziale di Saint Ouen a Rouen

Torna la Rassegna organistica d’autunno a Cappella di Scorzè, nelle domeniche 4, 11 e 18 ottobre alle ore 16.30 nella chiesa parrocchiale, organizzata dalla Pro loco locale col contributo del Comune. Si tratta della 30ª edizione del festival, caratterizzata quest’anno da tre programmi di organo solo, con artisti internazionali. Questo sia in omaggio ai 30 anni dell’organo meccanico Tamburini, sia in ossequio alle norme che regolano il contrasto alla pandemia. I tre musicisti sono stati scelti a rappresentanza delle rispettive “nazioni” culturali.

Apre, domenica 4 ottobre, la Francia, terra di organi e organisti insigni, con Jean-Baptiste Monnot, musicista dell’ultima generazione, titolare del meraviglioso organo Cavaillé-Coll della chiesa abbaziale di Saint Ouen a Rouen, che Charles Marie Widor definì “un organo da Michelangelo”. Il suo concerto si può definire come un viaggio tra suggestioni ed emozioni, attraverso sonorità che scuotono, colpiscono e impressionano. Grandi autori del passato, come Bach, Schumann e Liszt, il contemporaneo Guillou e una interessante trascrizione di un concerto del russo Skrjabin, ci condurranno in terre finora poco esplorate nella nostra Rassegna, dove storicamente prevale la musica di carattere sacro.

Domenica 11 ottobre sarà poi il turno di Gianluca Libertucci, organista romano (e vaticano: nella basilica di San Pietro e l’aula Nervi, accompagnando le udienze del Papa ogni mercoledì) ma legato al Veneto sia per essere uscito dalla solida scuola di Luigi Celeghin, sia per essere attualmente docente presso il Conservatorio di Venezia. Alcuni pezzi classici (di Bach, Mendelssohn Dubois e Bossi) e altri meno noti (Thalben-Ball, Porfiri, Fletcher) toccheranno tutte le corde dell’animo umano, in un concerto che sicuramente saprà incontrare i gusti sia di chi è più esperto, sia di chi è meno introdotto alla musica organistica.

Infine, domenica 18 ottobre, Thomas Dahl, di Amburgo, che aprirà e chiuderà con Buxtehude e Bach, pietre miliari della musica organistica tedesca, e non solo, con un’escursione in Francia, dove omaggeremo Louis Vierne, a 150 anni dalla nascita, Jean Guillou, scomparso l’anno scorso, e il grande Franck. Sarà davvero interessante scoprire come riuscirà ad adattare queste opere all’organo, esaltandone la versatilità nonostante le dimensioni non certo grandiose.
I concerti saranno a ingresso libero, e sarà assicurato il distanziamento secondo le norme in vigore.

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