Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
A Spinea il saluto alle suore dopo ben 96 anni
Il grazie della comunità durante la messa di domenica 5 giugno scorso
“Quello che abbiamo costruito e condiviso insieme è una ricchezza che non finirà”. Così suor Francesca Lorenzet, madre generale delle Figlie di San Giuseppe del Caburlotto domenica 5 giugno alla messa di addio delle suore alla comunità dei santi Vito e Modesto e alla scuola materna “Ai nostri caduti”. Le suore erano presenti a Spinea da ben 96 anni. La prima comunità fu quella di suor Rosaria Minchio che iniziò nel 1925 “con le attività verso i piccoli, gli adolescenti, con la scuola di ricamo e cucito, con i giochi alla domenica, i canti, le passeggiate, il catechismo, l’Azione cattolica”, come ha ricordato la madre generale. Negli anni si sono avvicendate oltre 90 suore, 26 di loro sono ancora in vita.
A presiedere la messa di saluto il parroco don Riccardo Zanchin, alla presenza oltre che della madre generale, anche di altre quattro consorelle, tra cui le tre che erano in comunità a Spinea: suor Lucia, suor Piercandida e suor Rosa Paola. “Oggi le circostanze della vita ci fanno fare ciò che non vorremmo. Il nostro essere qui oggi - ha detto la madre generale - è dar voce alle tantissime sorelle che si sono avvicendate in questi anni”.
A nome di tutta la comunità un saluto è stato espresso anche da Sandra Biancon, del Consiglio pastorale: “Le suore sono state presenti tra noi formando ed educando al bene, al buono, al bello, tante generazioni di spinetensi. Ora che esse ci lasciano, non resti di loro solo un grato riconoscimento, ma soprattutto lo sprone a saper mantenere intatto e quotidianamente concreto lo stile educativo di quando arrivarono”.
Suor Lorenzet, nel suo intervento di saluto, ha ricordato le tantissime iniziative promosse in questi anni soprattutto nell’ambito educativo con la scuola materna: “Abbiamo sperimentato la r
icchezza del volontariato visto che a Spinea abbiamo avuto il primo gruppo di volontari delle Figlie di San Giuseppe. E’ stata un’esperienza bella, di vita, che ci ha aiutato a impreziosire la nostra presenza. Abbiamo sentito la comunità parrocchiale sempre molto vicina. Anche con il sostegno alle nostre missioni, dove ha operato suor Idangela che è stata per ben diciassette anni a Spinea prima di andare nelle Filippine”. Le suore di questo Ordine restano presenti a Spinea nella casa di riposo di via Roma. Al termine della messa è stato donato alle suore un grande vaso di orchidee bianche, mentre le suore hanno fatto dono a tutti i presenti di un portachiavi con l’immagine e la preghiera del fondatore, che fu sacerdote veneziano.