venerdì, 22 novembre 2024
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Treviso, riaprono i cantieri

 “In base all’ordinanza emessa da Zaia venerdì 24 e in vigore fin da subito - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Zampese - abbiamo preallertato le ditte coinvolte sia nei nostri cantieri all’aperto che in quelli al chiuso”.

A Treviso, come altrove in Veneto, grazie a un’ordinanza del governatore Luca Zaia che ha anticipato il decreto ministeriale del Presidente del Consiglio, sono ripartiti i lavori pubblici, prima i cantieri all’aperto, ora anche quelli al chiuso.

Prima di tutto lo sfalcio erba e la sistemazione dei cimiteri, che hanno aperto le porte sabato 25 aprile. Poi l’asfaltatura delle strade, di cui, soprattutto nelle periferie, si nota il bisogno: anche a causa della deposizione della fibra, uno dei pochi lavori che non si è mai arrestano, neanche in questo periodo, e che ha sventrato le vie della città, contribuendo non solo all’apparizione delle meravigliose canalette di cemento rosa che ormai sono parte dell’arredo urbano un po’ ovunque, ma anche alla creazione di innumerevoli crepe e rotture dell’asfalto. E dunque le sistemazioni, complice il bel tempo, sono iniziate un po’ ovunque, dalla prima parte del Terraglio fino al cimitero di san Lazzaro alla strada di Sant’Angelo e Canizzano, dalla prima parte di via Sant’Antonino a via Dandolo a San Zeno, fino a via San Pelaio e viale Nazioni Unite nel quartiere San Paolo.

Alcuni lavori non si erano mai fermati: oltre alla deposizione della fibra e alla disposizione della segnaletica stradale, anche quelli sull’invaso per la deviazione del fiume tombinato a causa del progetto di allargamento e messa in sicurezza di via Santa Bona Vecchia, che oggi è quasi terminato. Si tratta di un bacino di contenimento del rischio idraulico che è stato realizzato in via Mandruzzato e che costituirà un piccolo polmone verde. “In base all’ordinanza emessa da Zaia venerdì 24 e in vigore fin da subito - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Zampese - abbiamo preallertato le ditte coinvolte sia nei nostri cantieri all’aperto che in quelli al chiuso”.

Riaprono dunque il cantiere del parco dell’Eolo, quello alle piscine di Selvana, nel quale progetto si trova anche la pista ciclabile, la sistemazione della palestra delle Acquette a Santa Maria del Rovere, la recinzione del tiro a segno in via Fonderia e il secondo stralcio di lavori al museo civico Luigi Bailo. Questo progetto in particolare, che ha preso il via nel 2018, permetterà di completare il disegno iniziato per il museo nel 2010 e portato a termine in una prima parte nel 2015 con l’inaugurazione di alcune sale. Con il restauro degli altri locali dell’ex convento verrà raddoppiata la superficie espositiva.

A maggio inoltre inizierà la sistemazione di alcune parti di porfido in centro storico: in piazza Vittoria e in via San Leonardo. Tra un mese invece comincerà la messa in sicurezza idraulica della zona della Ghirada, con l’intervento su rio Fuin. Infine, prima che il traffico ritorni a essere regolare verranno sistemate le parti più degradate di viale Cadorna: “Vorremmo andare avanti prima di tutto con i lavori all’aperto più ingombranti – ha continuato Zampese –, sono i più sicuri e se riusciamo a terminarli prima che il volume delle auto aumenti troppo i disagi saranno minori”.

Questi lavori sono garantiti da fondi già impegnati, ma non è detto che per il futuro sarà semplice finanziare tutto: “Cinque milioni di euro sono già stati stanziati dal Comune per l’emergenza e possiamo arrivare fino a otto, è chiaro che in questo momento sarà necessario fare un’attenta analisi delle priorità”.

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