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Treviso, il battistero apre le porte: appuntamenti per vivere la Quaresima

Celebrazioni e arte attorno all’antico fonte: dopo i lavori di restauro essenziali per la ricostruzione del meraviglioso battistero, si riprendono le visite al pubblico e le varie celebrazioni di fede e di culto.

Dopo i lavori di restauro, che l’hanno portato all’antico splendore, il battistero della cattedrale di Treviso, durante la Quaresima, sarà nuovamente aperto alla visita dei fedeli e al culto, in particolare con le Lodi e le celebrazioni eucaristiche del mattino, con l’adorazione eucaristica e con la Via Crucis.
“La volontà era di renderlo accessibile non solo ai turisti, ma anche a chi ha a cuore un percorso di fede e di riscoperta del Battesimo - spiega don Giorgio Riccoboni, parroco della cattedrale -. Non dimentichiamo, infatti, che questo è stato per molto tempo il battistero unico della città di Treviso, con il fonte battesimale al centro. Come parrocchia della cattedrale abbiamo a cuore questa dimensione dell’annuncio cristiano, anche verso chi visita questo piccolo gioiello da turista. Quale miglior momento per riaprirne le porte, quindi, se non il tempo forte di Quaresima, tratto ultimo del cammino dei catecumeni che la notte di Pasqua ricevono il dono del Battesimo, primo dono pasquale, offerto dal patire, morire e risorgere di Gesù Cristo? In questo periodo dell’anno liturgico, in battistero, saranno celebrate le liturgie eucaristiche quotidiane ed altri appuntamenti volti a rinnovare la coscienza battesimale della nostra fede. Come essa sorga dalla Pasqua attraverso il battesimo, sempre vivo ed operante in noi.
In questa Quaresima, inoltre, lungo le pareti perimetrali sarà allestita una Via Crucis di Marie Malherbe (l’artista che ha “vestito” le colonne della cattedrale durante l’anno santo della Misericordia), quasi in forma di abbraccio all’assemblea in preghiera. “E’ una fortuna e una gioia avere a disposizione questa opera d’arte - sottolinea il parroco - che è fatta di materiale semplice, quotidiano, carta e cartone, la base su cui scriviamo e su cui sono scritte le pagine della Parola di salvezza. Cogliamo anche questa bella iniziativa, di arte e fede, per vivere il cammino quaresimale nella preghiera e nella celebrazione dei sacramenti, perché la grazia che da essi scaturisce ci trovi disponibili”.
La Via Crucis dipinta da Marie Malherbe segue lo schema proposto da Giovanni Paolo II.
“L’opera è nata dalla richiesta di una parrocchia di Vienna - spiega la curatrice dell’allestimento, Giovanna Azzola - ed è scaturita solo dopo molta preghiera e raccoglimento. Una volta terminata l’opera, nell’artista si è fatta strada l’ispirazione che la Via Crucis dovesse essere illuminata dalla luce della Risurrezione e che la sofferenza, in ogni suo dettaglio e in ogni persona, fosse trasfigurata da questa luce. Si è dunque sentita spinta a dipingere una Via Lucis, che sarà allestita la notte di Pasqua, al posto della Via Crucis, e rimarrà nel Battistero per tutto il tempo pasquale”.

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