Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Treviso: alla Rotas si lavora "en plein air"
L'azienda con sede in via Francesco di Sales ha inaugurato uno spazio verde di due ettari dove i dipendenti potranno lavorare o trascorrere le pause. Un nuovo ponte sul fiume Pegorile unisce il parco alla sede
Taglio del nastro lo scorso 31 luglio alla presenza di autorità civili e religiose per l'innovativo progetto di Rotas Italia, azienda attiva dal 1967 nella produzione di etichette “intelligenti” e ora anche nella realizzazione di dispositivi di protezione sanitaria.
18 mila metri quadri di verde, con circa 300 alberi, 125 dei quali offerti dal Comune di Treviso, spazi attrezzati, tavoli, amache e un potente wi-fi. Tutto il necessario per lavorare all'aperto o, per chi si occupa di produzione, per trascorrere una piacevole pausa in mezzo alla natura. Il presidente e fondatore di Rotas Francesco Celante assicura che ci saranno anche momenti conviviali e feste in cui gli spazi verranno condivisi con le famiglie degli oltre 100 dipendenti.
Il progetto riqualifica un'area a lato della strada Ovest, in via Francesco Sales, che si allarga oltre il fiume Pegorile, affluente del Botteniga, e che fino a poco tempo fa si trovava in stato di forte degrado. E' stato Celante a prodigarsi per l'acquisto nel tempo dei diversi terreni dai relativi proprietari, a occuparsi di sgomberare i rifiuti e a iniziare il ripristino ambientale.
Oggi il parco è collegato all'azienda attraverso un nuovo ponte sul fiume Pegorile, progettato dall'ingegner Enzo Siviero, coadiuvato da due suoi allievi Alessandro Stocco ed Emanuele Culatti per la componente architettonica e da altri due ingegneri, Federico Zago e Luigi Rebonato per la componente strutturale. “Il ponte – ha spiegato Celante – è simbolo di un novo legame tra lavoro e natura che da sempre auspichiamo. Disponiamo fin dall'inizio della nostra attività di un impianto di depurazione delle acque, ricicliamo i panni di pulizia e aderiamo al progetto«Rafcycle» che consente di riutilizzare i sottoprodotti generati dalle etichette nella produzione di nuovi materiali. Da sempre la sostenibilità è un fattore differenziante della nostra produzione, insieme alla ricerca e innovazione. Lo è anche nell'impegno per il territorio e per il benessere dei nostri collaboratori”.
Il nuovo ponte si sviluppa in circa 21 metri di lunghezza per 4 di larghezza, con un tracciato che si innalza al centro permettendo di guardare il fiume Pegorile all'altezza di un metro rispetto al livello dell'acqua. Inoltre la geometria rispetta la normativa sulle barriere architettoniche, permettendo il facile superamento del dislivello anche a persone in sedia a rotelle. L'opera verrà presentata s Footbridge 2021 di Madrid per il premio specificatamente previsto per i ponti di piccola luce per le componenti estetica e tecnologica.
“Oggi viene dato un messaggio importante per lo sviluppo e la sostenibilità dell'ambiente – ha commentato il sindaco di Treviso Mario Conte intervenuto alla cerimonia –. Nasce un polmone verde in un'area industriale, coniugando rispetto per l'ambiente e salvaguardia dei posti di lavoro. Il progetto è ancora più importante perché doveva nascere una lottizzazione, invece è nata una foresta urbana”.
Presente anche la presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana, vice presidente di Confindustria nazionale con delega all'ambiente, che ha ribadito come è proprio l'impresa, con i suoi progetti e le sue risorse economiche che può e deve spendersi per la salvaguardia dell'ambiente. “L'importante è continuare a lavorare come comunità coesa – ha concluso –, poiché nella progettazione del futuro nessuno deve essere lasciato indietro”.
A conclusione dell'evento sono arrivate le parole di don Paolo Magoga che ha letto alcuni brani dell'enciclica ecologista di papa Francesco Laudato Si', prima di procedere alla benedizione di rito. Presente anche la madre superiora del monastero della Visitazione che confina con il nuovo parco.