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Teatro comunale Del Monaco: la nuova stagione

A Treviso spazio alla lirica e ai concerti. Previsto un omaggio a Dante Alighieri e tre spettacoli in prosa fino a dicembre 2021. I progetti e le novità del Teatro Stabile del Veneto

Presentata la settimana scorsa in conferenza stampa la nuova stagione del teatro comunale Mario Del Monaco, almeno fino a fine anno. Tra tante difficoltà dunque riprendono anche i teatri, con la capienza del 100% del pubblico.

Il programma, per ora, si concentra soprattutto su lirica e concertistica, ma sono previsti anche tre spettacoli in prosa. L’accento sul programma musicale è in linea con la destinazione del teatro e dei finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo (Fus). Perciò, il Teatro Stabile del Veneto sta cercando di mettere in circuito i palcoscenici di Treviso, Padova e Rovigo, puntando a una programmazione lirica “raffinata e che non si scontri con quella dell’Arena di Verona e della Fenice di Venezia”. A tale scopo, il progetto del presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto e del direttore artistico del Del Monaco Stefano Canazza per i prossimi cinque anni, è quello di iniziare il recupero delle oltre 600 opere venete che non trovano spazio nelle rappresentazioni al pubblico, allo scopo di creare, con il tempo, una nuova “tradizione” lirica.

Si parte il 22 ottobre, e in replica il 24, con il Don Pasquale di Donizetti. Sul palco si alterneranno i due cast dei vincitori e dei finalisti della 49ª edizione del concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte del giugno scorso, diretti, assieme all’orchestra Filarmonia Veneta, dal maestro Gincarlo Andretta.
Il 6 novembre sarà la volta del concerto per pianoforte del pianista russo di fama internazionale Grigory Sokolov, che eseguirà i pezzi della Kreisleriana op. 16 di Schumann e Preludi op. 23 di Rachmaninoff.

Seconda opera in cartellone, l’11 novembre in anteprima e poi il 12 in replica, sarà l’Orfeo, in un progetto che, a 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, mette in scena le analogie fra la Divina commedia e l’opera di Monteverdi. Si prosegue il 26 novembre con il concerto della flautista Dorothee Oberlinger, premiata quest’anno agli internazionali di musica classica come migliore esecutrice. Ad accompagnarla i suonatori di Gioiosa Marca, con u repertorio che mescola diversi esempi di musica “notturna” della tradizione europea. La stagione lirica si conclude con Let’s face the music and dance, una “special edition” di La Traviata di Giuseppe Verdi, in anteprima il 7 dicembre e poi il 10 e il 12 dicembre. Lo stesso regista, Ivan Stefanutti, ha spiegato il perché dell’edizione speciale: una scelta dettata dalle circostanze e dalle numerose regole che la pandemia impone anche agli spettacoli teatrali. E dunque meno attori in scena e nel coro, nel rispetto del distanziamento fisico. “La revisione - ha spiegato Stefanutti - non deve in ogni caso incidere sulla percezione che il pubblico avrà della messa in scena. Non è nostra volontà lasciarci abbattere dalle restrizioni, ma invece interpretarle come opportunità per intervenire in modo nuovo sull’opera. Ciò non toglie che il nome «special edition» indichi che prima o poi vorrei realizzare anche un’edizione «normale»”.

Come anticipato, sono tre i titoli di prosa previsti fino alla fine dell’anno, che tuttavia non mancano di fondersi con la lirica, con la danza e con la tradizione. Il cartellone è stato pensato dal nuovo direttore artistico del Teatro Stabile Giorgio Ferrara.
Dal 29 al 31 ottobre il teatro comunale ospiterà la stravagante fiaba di Carlo Gozzi, Turandot, da cui Giacomo Puccini trasse ispirazione per l’omonima opera lirica. Il 14 novembre omaggio alla ballerina e coreografa Pina Bausch con la “conferenza danzata” Moving with Pina.

Infine, dal 19 al 21 novembre, ritorna l’immancabile Carlo Goldoni, con Il teatro comico. Per ora, viste le difficoltà di programmazione e l’incertezza sulla capienza massima di posti occupabili, non sarà possibile acquistare abbonamenti, ma solo biglietti per i singoli spettacoli. La biglietteria è aperta e i prezzi non sono aumentati rispetto all’era pre-Covid. Agli abbonati degli anni scorsi resta la possibilità dell’acquisto a un costo agevolato.

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