lunedì, 16 settembre 2024
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Smog, a Treviso è allerta arancione: scattano nuovi divieti

Il colpo di grazia lo hanno dato i tradizionali roghi dell'Epifania, visto che, secondo i dati di Arpav, la colonnina di rilevamento di via Lanceri di Novara ha segnato, alla mezzanotte tra il 5 e il 6 gennaio, un picco di 445 microgrammi per metro cubo, quasi nove volte oltre la soglia dei 50 microgrammi/m3 prevista dalla legge.

La Pianura Padana continua a essere una delle regioni d'Europa con i livelli di inquinamento dell'aria più alti in assoluto. Nonostante i provvedimenti adottati dal Bacino padano che comprende Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia per il contenimento delle polveri sottili nei Comuni con più di 30 mila abitanti, i livelli di pm10 non si riescono a contenere e a Treviso, il 7 gennaio, dopo quattro giorni di sforamenti consecutivi, le misure antismog sono passate dall'allerta verde a quella arancio, con conseguenti ulteriori limitazioni al traffico che coinvolgono anche i mezzi privati diesel Euro4.

Il colpo di grazia lo hanno dato i tradizionali roghi dell'Epifania, visto che, secondo i dati di Arpav, la colonnina di rilevamento di via Lanceri di Novara ha segnato, alla mezzanotte tra il 5 e il 6 gennaio, un picco di 445 microgrammi per metro cubo, quasi nove volte oltre la soglia dei 50 microgrammi/m3 prevista dalla legge.

Subito si è accesa la polemica, che vede da una parte il Pd comunale con i consiglieri Stefano Pelloni e Roberto Grigoletto, ex vicesindaco, in prima linea che attaccano l'Amministrazione sostenendo che i Panevin andavano perlomeno limitati, dall'altra il sindaco Mario Conte che difende la tradizione e risponde sostenendo l'inutilità di una limitazione comunale che doveva essere pensata, per avere una qualche efficacia, su tutti i Comuni della provincia. Inoltre il sindaco ha invitato tutti i cittadini ad avere più a cuore l'ambiente durante tutto l'anno e a cambiare atteggiamenti limitando l'uso dell'auto a favore di bicicletta e mezzi pubblici ogni volta che sia possibile.

In ogni caso ora si corre ai ripari e le misure antismog sono state alzate al livello arancione limitando il traffico, dalle 8.30 alle 18.30, alle vetture alimentate a benzina Euro0 e Euro1, ai veicoli a gasolio Euro0, Euro1, Euro2, Euro3 ed Euro4, ai veicoli commerciali a gasolio Euro0, Euro1, Euro2 e Euro3 e ai ciclomotori e motoveicoli Euro0.

Numerose tuttavia le deroghe che comprendono, oltre ai mezzi pubblici, di soccorso, trasporto farmaci, medici, paramedici e veterinari, trasporto persone con disabilità o che necessitano di cure mediche indispensabili e indifferibili, ai veicoli elettrici, ibridi, a gpl e a metano, anche i veicoli con potenza inferiore o uguale a 80 kw di conducenti muniti di copia dell’attestazione Isee pari o inferiore a 9.360 €, bus turistici, scuolabus, taxi e noleggi con conducente, vetture di trasporto pasti alle mensa, i veicoli esteri con conducente straniero e quelli diretti alle strutture ricettive del territorio. Inoltre viene premiato il cosiddetto car pooling, cioè la condivisione dell'auto con altre persone: è permessa la circolazione delle auto omologate per quattro o cinque passeggeri che ospitino almeno tre persone e di quelle omologate per due che ne trasportino effettivamente due.

Infine potranno circolare le macchine agricole, i veicoli dei commercianti ambulanti che operano negli spazi inseriti nel piano del Commercio, i veicoli degli operatori del commercio all’ingrosso, i ciclomotori a tre ruote e i tricicli riferiti al trasporto merci e i veicoli degli istituti di vigilanza, nonché naturalmente le forze dell'ordine in servizio.

Saranno esentate le persone che non possono recarsi al lavoro con mezzi pubblici a causa dell’orario di inizio o di fine turno o del luogo di lavoro, limitatamente al percorso più breve casa lavoro (con dichiarazione del datore di lavoro) e i veicoli con potenza inferiore o uguale a 80 kw di proprietà di conducenti che abbiano compiuto il 70° anno di età.

Potranno circolare in deroga con apposito titolo autorizzatorio (documento scaricabile dal sito del comune di Treviso che dovrà contenere gli estremi del veicolo, le indicazioni dell’orario, del luogo di partenza e di destinazione) i veicoli per il trasporto alle strutture sanitarie pubbliche o private per visite mediche, cure e analisi programmate e quelli per il trasporto dei bambini e dei ragazzi per asili nido, scuole dell’infanzia, scuole secondarie di primo grado, limitatamente alla mezz’ora antecedente e successiva all’inizio e alla fine delle lezioni; veicoli di società sportive.

Anche per i mezzi pesanti sono previste deroghe e fasce orarie di circolazione per il carico scarico e per le attività cantieristiche.

Se questo non bastasse a limitare gli sforamenti, dopo 10 giorni consecutivi di superamento del limite si passerà all'allerta rossa con ulteriori limitazioni anche per i veicoli commerciali alimentati a diesel Euro4 (dalle 8.30 alle 12.30).

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