martedì, 17 settembre 2024
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Si apre il cantiere in Cattedrale e in Battistero

Battistero, Duomo, Museo diocesano, Chiostro, Biblioteca e Cripta saranno teatro di alcuni interventi di riqualifica ambientale. Cantiere aperto anche per la chiesa di S. Stefano.

Partiranno nei prossimi mesi, presumibilmente verso agosto, gli interventi di ristrutturazione e rifacimento dell’impianto di riscaldamento degli edifici diocesani che fanno parte del complesso della cattedrale di Treviso. Battistero, Duomo, Museo diocesano, Chiostro, Biblioteca e Cripta saranno teatro di alcuni interventi di riqualifica ambientale. I lavori, che si terranno in più tornate, hanno ottenuto un finanziamento europeo destinato al restauro delle opere culturali della Chiesa per un ammontare pari ad un milione di euro e dovranno, sempre secondo il bando di finanziamento, essere ultimati entro tre anni.
“Entro agosto – spiega l’ingegner Gigi Fustinoni – inizieranno i lavori di ristrutturazione del Battistero, mentre gli altri interventi verranno iniziati entro l’anno in varie tornate. Il nostro intento è quello di ultimare i lavori prima della scadenza del bando in modo tale da rendere fruibile prima possibile la Cattedrale che deve essere utilizzata per le celebrazioni e le attività”.
E continua: “All’inizio doveva trattarsi di un intervento di rinnovo dell’impianto di riscaldamento degli edifici ma poi la situazione si è evoluta ed ha toccato anche altri aspetti. Gli impianti ad aria che attualmente sono installati non sono più adatti né ai tempi né alla conservazione delle opere artistiche. Verranno riviste le caldaie ed alcuni serramenti degli edifici, verrà rinnovato l’aspetto tecnologico delle strutture ed il Chiostro verrà ripristinato per il pubblico. Infine, ci sarà un adeguamento degli edifici alla legge 13 per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Per primo tocca al Battistero
“Per quanto riguarda il Battistero – specifica l’architetto Diego De Nardi – interverremo sostituendo il portone in legno, che chiude l’accesso dal Calmaggiore, con un serramento vetrato con carabottino (un elemento architettonico in ferro) che renderà possibile vedere il fonte battesimale dalla strada. Il Battistero verrà illuminato con luce zenitale creando così una nuova concezione dello spazio donando un nuovo rapporto all’edificio con il centro storico”.
Un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento verrà installato all’interno del Duomo: “Il nuovo impianto – continua l’architetto De Nardi – sarà a basso consumo, a basse emissioni, con minor impatto ambientale e minori costi”. Mentre il pavimento della cattedrale sarà dapprima rimosso e successivamente reinstallato, sull’altare maggiore verrà installata una pedana radiante e nei vestiboli delle cappelle verranno inseriti dei tappeti radianti senza dover rompere il pavimento originario.
“L’impianto di riscaldamento verrà rinnovato anche nella Cripta – aggiunge l’architetto –, l’intervento in questo luogo, inoltre, continuerà con la sostituzione dell’attuale impianto di deumidificazione e con un nuovo progetto di illuminazione simile a quello che verrà effettuato nel Battistero. All’interno di Museo e Biblioteca, invece, verranno effettuati degli interventi di minima come la sostituzione delle caldaie”.

Il Chiostro sarà riaperto
Infine, verrà completamente restaurato ed aperto al pubblico il Chiostro: “Sarà ridisegnato completamente e riqualificato creando un percorso ad hoc negli spazi aperti che saranno delimitati con una panchina”.
“Recuperare il Battistero e gli ambienti della Cattedrale – conclude don Adriano Fardin, economo della diocesi di Treviso – significa renderli maggiormente fruibili alle persone per le celebrazioni e gli eventi religiosi”.

Lavori anche a S. Stefano
Battistero e Cattedrale non saranno però gli unici edifici di culto del centro storico ad essere ristrutturati in questo periodo. Anche la Chiesa di Santo Stefano, infatti, è teatro in questi mesi di un intervento importante per la ristrutturazione del tetto. L’intervento, in questo caso, è sostenuto per intero con le risorse parrocchiali.
“I lavori – spiega don Tiziano Ferronato, parroco di San Nicolò e Santo Stefano – sono iniziati già da un mese e mezzo e dovrebbero concludersi verso fine giugno. Siamo a più di metà dell’opera. Si tratta di un intervento costoso, oltre 200mila euro, affrontato per intero dalla parrocchia, finanziato con le offerte dei credenti”.
A dirigere i lavori è l’architetto Gasparetto. “Abbiamo dovuto operare un intervento di risanamento del tetto per mantenere efficiente la struttura – continua a spiegare il parroco – mettendo a posto travi e capriate e sostituendo le tegole. Si tratta di un’assunzione di responsabilità e di un onere che la parrocchia affronta per salvare questa struttura”.
E conclude: “La chiesa è rimasta sempre agibile ai credenti con tutti i percorsi in sicurezza e vengono regolarmente celebrate le messe settimanali e domenicali per tutte le comunità che la frequentano, dai latino americani, agli inglesi, ai cattolici di rito bizantino, fino ai Cavalieri di Malta”.

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