Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
San Camillo, ecco il nuovo padiglione: taglio del nastro a Treviso
Nella mattinata del 18 maggio è stato inaugurato il nuovo blocco dell'ospedale. Sono state rinnovate 4 sale operatorie dotate di tecnologie all'avanguardia, i reparti di chirurgia generale, medicina e riabilitazione. Nuovi anche il centro per le prenotazioni e il parcheggio seminterrato con 150 posti auto.
Nella mattinata del 18 maggio è stato inaugurato il nuovo blocco dell'ospedale “San Camillo” di Treviso, struttura di proprietà dell'Istituto figlie di san Camillo che ha sede a Roma. Alla cerimonia hanno partecipato le autorità cittadine e il governatore Luca Zaia, mentre il vicario generale, mons. Adriano Cevolotto ha impartito la benedizione all'edificio prima del taglio del nastro.
Con l'apertura del nuovo padiglione si conclude il percorso di lavori iniziato nei primi anni duemila che ha visto la completa ristrutturazione dell'edificio degli anni '50 riadeguato agli standard richiesti dalla Regione. In particolare sono state rinnovate 4 sale operatorie dotate di tecnologie all'avanguardia, i reparti di chirurgia generale, medicina e riabilitazione. Nuovi sono anche il centro per le prenotazioni e il parcheggio seminterrato con 150 posti auto. L'attività di tipo specialistico resterà invece invariata, come anche il numero di posti letto: 114 a cui vanno aggiunti 17 posti per residenti fuori regione e quelli per i privati a pagamento.
Il secondo stralcio dei lavori appena conclusosi è costato 8,7 milioni di euro, mentre il primo, che comprendeva oltre alle ristrutturazioni anche lavori di abbattimento dei vecchi edifici, più di 13 milioni per un totale di quasi 22 milioni di euro.
La struttura privata, classificata e accreditata dalla regione Veneto, collabora ed integra il servizio di sanità pubblica aiutando l'abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni mediche. Il Cup utilizza infatti lo stesso programma software dell'azienda Ulss 9 ponendosi in modo in parte complementare ad essa. Molte delle utenza, come spiega il Dr. Mario Bassano, dirigente amministrativo della struttura: “arrivano direttamente dal pronto soccorso del Ca' Foncello proponendo una perfetta integrazione tra pubblico e privato”.
In totale sono quasi 3500 le degenze effettuate nel 2014, anno durante il quale sono state erogate oltre 250 mila prestazioni.
Da tre anni a questa parte inoltre l'ospedale ha avviato una trasformazione della propria attività affiancando alle normali prestazioni per gli utenti un'attività di ricerca nel campo della medicina rigenerativa che mira ad ottenere il riconoscimento come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per la quale è già stata avviata la richiesta alla regione Veneto.