Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Residenze per anziani per rivitalizzare la zona di piazza del Grano
Innovativo progetto di cohousing per l’Umberto i e borgo Mazzini da parte dell'Istituto case di ricovero. Il punto di partenza è la sospensione della vendita dell’ex casa di riposo Umberto I.
Sogna in grande l’Israa di Treviso che ha presentato ieri mattina in conferenza stampa l’idea per un progetto di smart cohousing dedicato agli anziani all’interno del quadrilatero composto da Piazzale Burchiellati, via Manzoni, Borgo Mazzini e via Sant’Agostino. Il punto di partenza è la sospensione della vendita dell’ex casa di riposo Umberto I: l’immobile, adeguatamente ristrutturato e riconvertito in mini appartamenti per anziani autosufficienti, diventerebbe il fulcro del progetto.
L’idea, che riprende gli spunti dati dall’amministrazione comunale in fatto di smart city, verrà tradotta in un progetto preliminare che contempli i diversi aspetti di fattibilità. Oltre all’Umberto I il progetto coinvolge il Pensionato Garzoni, la Casa Suore, la Casa Albergo ed altri civici della zona; l’Israa ha, inoltre, intenzione di proporre la pedonalizzazione di Borgo Mazzini per consentire agli anziani che abiteranno in futuro le strutture di godere a pieno delle opportunità commerciali, culturali, ricreative ed integrative che offre il quartiere. Il personale medico e paramedico della Casa Albergo sarà a disposizione dei futuri ospiti. Il costo totale del progetto si aggira attorno ai 14 milioni di euro.
“La nostra location – afferma il presidente Luigi Caldato – ci permette di lavorare sul centro storico. Grazie al progetto gli anziani possono vivere una vita sociale in città”.
Oltre al progetto di cohousing, in conferenza stampa, sono stati annunciate altre due importanti novità: il blocco delle rette per il biennio 2014 – 2015 e la partenza, a settembre 2014, dei lavori di ristrutturazione del Menegazzi di via Noalese. Il progetto verrà realizzato in 180 giorni lavorativi da un’ATI capeggiata dall’azienda Setten spa che ha vinto l’asta garantendo un costo inferiore del 23,5% rispetto ai 4 milioni di euro previsti (base d’asta). Verrà abbattuta la parte vecchia dell’istituto che dà su via Noalese ed i restanti edifici con buona probabilità ospiteranno l’Ospedale di Comunità di Treviso.