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Museo Bailo: progetto definitivo per il restauro dell'ala Carlini

Altre sette nuove sale saranno recuperate. Quasi terminati i lavori del secondo stralcio. Il museo civico trevigiano, alla fine, potrà ospitare quasi mille opere d’arte dall’Ottocento ai giorni nostri

Approvato dalla Giunta comunale il progetto definitivo per i lavori di restauro dell’ala Carlini del museo Bailo. Entro settembre inoltre l’Amministrazione comunale annuncia l’inaugurazione del secondo stralcio di lavori, che erano partiti nel novembre del 2019.

Chiuso dal 2003 al 2015, nell’ottobre di quell’anno era stato inaugurato il primo stralcio dei lavori, che avevano restituito alla cittadinanza un primo chiostro del complesso con le sale a esso prospicienti. Da allora il museo civico ospita le collezioni dell’Ottocento e del Novecento.

Il secondo stralcio di lavori ha interessato il restauro del chiostro nord con le sale afferenti, raddoppiando gli spazi espositivi.
Ora, con questo nuovo progetto di restauro, che seguirà la riqualificazione degli altri due settori del complesso museale, ci si prefigge di ammodernare l’esposizione e di incrementare le opere visibili al pubblico, passando dalle 350 iniziali a quasi 1.000 a lavori ultimati.

Gli interventi si sostanziano in un restauro conservativo, che migliorerà la struttura e adeguerà le sale con gli impianti necessari di climatizzazione, controllo dell’umidità e della temperatura, ricambio dell’aria, rilevazione di fumi, video sorveglianza e illuminazione, per garantire la conservazione delle opere esposte.

“L’ala Carlini - ha spiegato l’Amministrazione - rappresenta, dal punto di vista architettonico, un corpo aggiunto di sette sale rispetto al fabbricato originario, che va a completare il piano di fruibilità e accoglienza per il pubblico del museo Bailo, destinato a diventare uno dei più grandi poli museali del Veneto”.

Quest’ultimo intervento costerà quasi un milione di euro. L’edificio è costituito da un corpo neorinascimentale, un corpo a “casetta gotica” e il corpo gotico veneziano che occupa l’angolo nord-est del complesso, un unicum in termini di complessità architettonica. La finalità del progetto è quella di rendere nuovamente accessibile al pubblico questo settore, così ricco di suggestioni e di elementi caratterizzanti. Tutte le sale verranno dotate dei requisiti di sicurezza e di controllo delle condizioni climatiche.

Per quanto riguarda le facciate, verrà permessa nuovamente la lettura e la fruizione di questa sorta di compendio della storia recente della città.
Considerata l’importanza storica dell’ala, per cui l’importo complessivo dei lavori ammonta a 992 mila euro, il Comune ha inoltre deciso di aderire all’avviso pubblico per ottenere il finanziamento del “Fondo Cultura”, promosso dal Ministero per interventi finalizzati alla tutela, alla conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

“Con la riqualificazione dell’ala Carlini - ha commentato il sindaco Mario Conte - si andrà a impreziosire ulteriormente il nuovo corso del Bailo, sia per le collezioni di Arturo Martini e Gino Rossi ma anche per l’arte contemporanea. Ringrazio l’assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese per il lavoro che sta svolgendo nel coordinamento delle progettualità e l’assessore Colonna Preti che sta lavorando per il rilancio definitivo di un polo culturale che, in ottica futura, non può che puntare all’eccellenza, al prestigio delle opere esposte e alla multimedialità”.

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