Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
La messa con il Vescovo per i 40 anni della Solidarietà
Dopo la celebrazione sono state piantate alcune piante nel giardino del Villaggio solidale di Santa Bona
“Da soli non sappiamo se ce la facciamo, insieme agli altri può essere. E allora proviamoci. Voi è da quarant’anni che ci provate ed è una meraviglia. La parola comunità è bellissima. Da soli siamo tutti fragili, chi più, chi meno. Tutti abbiamo bisogno di aiuto. L’esperienza di comunità è una di quelle che diventa maestra per il nostro mondo. Qui c’è una scuola grande: si vive la comunità nella quotidiana fatica del fare cose insieme, del prendersi cura gli uni degli altri: questo è ciò di cui il nostro mondo ha bisogno e che ha perso un po’ per strada, qui si vive il centro della vita vera che è comunità”.
Con queste parole che mettono al centro il significato più autentico dell’esperienza di comunità, il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha voluto celebrare questa mattina la messa insieme alla cooperativa Solidarietà di Treviso. E’ la prima volta che il vescovo di Treviso fa visita alla cooperativa.
Accolto in una delle due realtà residenziali di Solidarietà, il Villaggio solidale di via Fossaggera a Santa Bona, il vescovo Tomasi prima di celebrare la funzione religiosa ha incontrato, insieme al presidente della cooperativa, Antonio Carlini, e a al vice presidente, Luigi Zoccarato, gli ospiti, gli educatori e gli operatori. E proprio quest’anno ricorre il 40° anniversario dalla nascita della cooperativa Solidarietà, fondata nel 1982 da un gruppo di famiglie che scelsero di destinare le loro energie alla realizzazione di una comunità di accoglienza per le persone con disabilità.
Subito dopo la celebrazione sono state piantate nel giardino del Villaggio solidale a Santa Bona alcune piante donate dall’associazione «Laudato si’», per il quarantesimo anniversario di Solidarietà.
Cinque anni fa, in occasione del 35° anniversario, l’onore della visita del fondatore dell’associazione Slow Food, nonché ideatore, con mons. Domenico Pompili, delle «Comunità Laudato si’», Carlo Petrini, che ha elogiato il lavoro della cooperativa e le particolari attenzioni rivolte alle persone con disabilità.