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La Casa dei colori: nuova ludoteca a Santa Bona

L'iniziativa della cooperativa Solidarietà per i bambini del quartiere inaugurerà il prossimo 28 novembre all'interno del Villaggio Solidale di via Fossaggera.

Il prossimo 28 novembre a santa Bona aprirà la nuova ludoteca della cooperativa Solidarietà.

Il progetto, avviato in collaborazione con l'associazione Don Paolo Chiavacci, entrerà a far parte dei servizi offerti dal Villaggio Solidale di via Fossaggera, corte nata nel 2007 e attorno alla quale si sviluppano diverse esperienze abitative ed attività volte all'inclusione sociale. A sostegno dell'iniziativa vi sono diverse realtà quali l'Aipd (associazione italiana persone down), il comune di Treviso, le scuole del quinto circolo, Nat's, Ruggers Tarvisium, Indomita 21, Centro sperimentale Danza Teatro, Auser Treviso e Topinambur.

La Casa dei colori sarà uno spazio dedicato ad esperienze ludiche formative per i bambini delle elementari e avrà dei percorsi specifici anche per le materne. In più offrirà un servizio di doposcuola. Il progetto prevede inoltre dei laboratori didattici nelle scuole condotti da persone con disabilità ospiti della struttura di santa Bona accompagnati dagli operatori.

L'idea è stata sviluppata a partire da un ciclo di riunioni che hanno coinvolto tutto il quartiere, compresi i bambini che lo scorso quattro novembre hanno portato il loro contributo alla coprogettazione delle attività. “La Casa dei colori – ha spiegato Lisa Cendron, responsabile educativa della cooperativa – nasce dall'esperienza dei centri estivi che ormai portiamo avanti da tre anni e che hanno visto gli ospiti del Villaggio Solidale impegnati nelle attività con i bambini con riscontri positivi da parte di entrambi. Essendo cresciuta l'esigenza di spazi per i più piccoli, non solo durante l'estate, ma anche durante l'anno, abbiamo deciso di rispondere secondo la nostra filosofia fornendo un servizio che generi valore sociale condiviso”.

Il tutto è stato finanziato con il bando del Centro servizi di volontariato 2015 ed è coordinato da Alessandro Gasparin che si occupa di progettare le attività e la didattica.

Il fatto di far lavorare le persone con disabilità per offrire sevizi alla comunità si inserisce in un ripensamento dell'intera visione dell'economia sociale e del ruolo di queste persone all'interno della società stessa.

Oltre alla ludoteca entro il 2016 verrà allestita anche una piccola biblioteca. Attualmente il Villaggio Solidale comprende gli uffici di “orientafamiglie”, gli alloggi “su misura” per gli ospiti della comunità, un ostello e un salone polifunzionale.

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