Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
L'aeroporto riapre, per Federalberghi: "Una risorsa fondamentale per la ripresa"
Penalizzati dalla pandemia, per gli albergatori trevigiani la riapertura “è strategica e fondamentale”: riparte il turismo post Covid. Lo scalo è di nuovo attivo dal 1° giugno

La riapertura del Canova è strategica e fondamentale per tutti noi. A ribadirlo è Giovanni Cher, presidente provinciale di Federalberghi, che nello scalo trevigiano vede una “base sostanziale per il turismo. I flussi in provincia - spiega Cher- nel corso dei decenni sono cambiati. Vent’anni fa vivevamo di viaggiatori legati al mondo aziendale, oggi, dopo la pausa forzata della pandemia e dopo aver vissuto la grande stagione della promozione turistica e culturale dedicata alla Marca trevigiana come “meta privilegiata del week-end”, vicina a Venezia ma dotata di una propria luce attrattiva, Treviso (con tutto il suo territorio), si è guadagnata un posto d’onore tra i clienti dei paesi europei.
In grado di guardare a testa alta al turismo europeo: non ci manca nulla. Abbiamo arte, cultura, natura, sport, enogastronomia, convegnistica, turismo ciclabile, turismo equestre, golf, percorsi palladiani, siti Unesco, colline e borghi. Il nostro settore è stato il più penalizzato dalla pandemia, avremo una ripresa più lenta di altri comparti. Lo scalo porta turisti veri, sia per il centro città che per la provincia. Per noi, in particolare alcune rotte come Berlino e Bruxelles, sono vere boccate d’ossigeno. Si riparte gradualmente, ma è già molto: è innegabile la forza dell’indotto che potrà ripartire quando tutte le rotte saranno a regime. Siamo all’inizio dell’epoca post Covid, in questi lunghi e drammatici mesi nessuno di noi è stato “fermo ad aspettare”, tutti ci siamo organizzati per mantenere l’occupazione, per mettere in sicurezza le nostre strutture e farci trovare pronti alla ripartenza. Ci aspetta un turismo attento, motivato, alla ricerca di qualità e proposte esperenziali”.