Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Elezioni comunali: a Treviso la "corsa" di oltre quattrocento aspiranti consiglieri
Quattordici le liste a sostegno dei cinque candidati sindaco. Molti i volti provenienti dal mondo della società civile e dall'associazionismo, anche cattolico
Quattordici liste, per un totale di oltre quattrocento candidati. E’ l’altra “partita” di queste elezioni amministrative. Si parla di disaffezione dalla cosa pubblica, ma ci sono anche segnali in controtendenza, anche se c’è da dire che la frammentazione è davvero forte.
Quattro le liste in appoggio al sindaco uscente Mario Conte, a partire dalla “lista del sindaco”, denominata “Mario Conte sindaco”: una vera e propria “corazzata”, dove trovano posto assessori uscenti o ex assessori (per esempio, Alessandro Manera, Silvia Nizzetto, Gloria Tessarolo, Giuseppe Basso, Serio Marton), il presidente del Consiglio uscente Giancarlo Iannicelli, il consigliere uscente Antonio Dotto, che nel suo mandato ha prestato attenzione alle scuole dell’infanzia.
Tra gli altri innesti, l’ex presidente dell’Israa Luigi Caldato e l’esponente della nuova Dc Claudio Alessandri. Gli altri assessori uscenti trovano posto nella lista della Lega (Sandro Zampese e Christian Schiavon) e di Forza Italia (Andrea De Cecchi); la quarta lista, i cui risultato è molto atteso, è Fratelli d’Italia.
Ben sei i simboli a fianco del candidato civico e di centrosinistra Giorgio De Nardi: oltre al Pd (capolista gli uscenti ì Antonella Tocchetto e Stefano Pelloni) e ai Verdi (“Europa verde”), ci sono ben quattro liste civiche: De Nardi sindaco, Treviso Civica di Franco Rosi, Coalizione civica (più spostata a sinistra), Volt (espressione del mondo giovanile).
Molti i candidati provenienti dal mondo della società civile e dall’associazionismo, anche cattolico. In Treviso Civica troviamo Gianfranco Pozzobon (Ac e Meic, a lungo dirigente dei Servizi sociali in varie Ulss del Veneto), Michela Danieli (Caritas, Il nostro domani), Maria Buoso, Dario Brollo, Francesco Sardo Infirri, Diego De Negri; nel Pd gli uscenti Vittorino Benvenuti e Roberto Pizzolato.
Il cosiddetto “terzo polo”, esploso a Roma, resta invece unito a Treviso, con innesti sia dal centrosinistra che dal centrodestra.
In testa all’unica lista due consiglieri uscenti, l’ex vicesindaco (giunta Manildo) Roberto Grigoletto e Fabio Pezzato, entrambi con precedenti nell’associazionismo cattolico. Maurizio Mestriner, il candidato del Movimento 5 stelle, è sostenuto da due liste: naturalmente il M5S e Unione popolare, lo schieramento fondato a livello nazionale dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Luigino Rancan, i candidato del Popolo della famiglia, è sostenuto, appunto da quest’ultima lista.
Anche se la corsa elettorale è molto schiacciata sui candidati sindaco, è indubbio che la presenza di oltre 400 persone, a caccia di consensi personali, si farà sentire. In questo “esercito”, pochi saranno coloro che ce la faranno a entrare a palazzo dei Trecento: soltanto 32. Cinque anni fa la maggioranza del sindaco Conte conquistò venti seggi, mentre dodici andarono all’opposizione. In ogni caso, dato l’elevato numero di liste, si alzerà, soprattutto nelle forze più competitive, il numero di preferenze necessarie per essere eletti.
Va ricordato che è possibile dare una doppia preferenza di genere (un uomo e una donna), oppure un’unica preferenza. E’ consentito il voto disgiunto: si può votare per il candidato consigliere di una lista e per il sindaco di un altro schieramento.