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Borgo Cavour: il centro che funziona

Zona vitale e dinamica grazie alla sinergia tra le associazioni di commercianti e l'amministrazione. Oltre all'appuntamento mensile con l'antiquariato, domenica 29 novembre iniziano i mercatini di Natale

Prosegue il nostro giro per le vie della città alla ricerca di umori, problematiche e specificità che possano raccontare Treviso al di là dei luoghi più centrali e frequentati.

Dopo san Nicolò questa volta ci siamo concentrati sulla zona di Borgo Cavour, via periferica e poco di passaggio e tuttavia ricca di realtà interessanti oggi sostenute ed aiutate anche dalla riapertura del museo Bailo.

Le scuole, tra via Caccianiga e Borgo Cavour, e la vecchia biblioteca comunale le danno vita durante la settimana, mentre durante i giorni festivi sono i commercianti ad essersi organizzati.

La positività con cui i negozianti della zona guardano alla situazione attuale è significativa di come la collaborazione tra le associazioni e l'amministrazione comunale possa aiutare a fare rete e a valorizzare i luoghi più caratteristici della città anche se non si trovano nel cuore del centro storico.

“Qui rispetto ad altre parti del centro è un'isola felice – spiega il proprietario bar al Borgo –. Ho rilevato l'attività da cinque anni ed ho sempre lavorato, sopratutto grazie alle scuole. Dal Bailo mi aspetto nuova clientela, turisti, sopratutto nel periodo estivo quando le scuole sono chiuse e il lavoro cala”.

La via è inoltre famosa per i suoi mercatini dell'antiquariato che si svolgono una domenica al mese. Ad organizzarli l'associazione artigiani e commercianti per Borgo Cavour, il cui presidente, Enrico Zanon, gestisce un negozio di antichità nella zona. L'associazione conta oggi oltre 50 soci ed è riuscita ad accrescere le dimensioni del mercato fino ad occupare anche via Riccati e via Canova arrivando dunque a ridosso della zona del Duomo. Oltre all'antiquariato dal 29 novembre per quattro domeniche sono stati organizzati i mercatini di Natale che daranno ulteriore vitalità al Borgo. “In primavera organizziamo il mercato dei fiori, in autunno quello dell'artigianato – racconta Zanon –, i negozianti del Borgo sono quasi tutti coinvolti e ognuno fa il suo, anche per l'illuminazione natalizia ad esempio. L'associazione ci dà l'energia per essere più forti. In un momento non favorevole ci siamo organizzati per rendere più facile l'affluenza e i riscontri arrivano perché la gente viene da fuori Treviso per il nostro mercato dell'antiquariato. Anche le iniziative culturali aiutano e in negozio ogni giorno arriva qualcuno che è stato a visitare il museo”.

Oltre alle attività legate all'antiquariato sopravvivono le attività che proponendo una loro specificità sanno attirare e fidelizzare la clientela come ad esempio Es Fashion che punta sull'alta moda di seconda mano. “Dai mercatini noi siamo in parte penalizzati – commentano dal negozio –, perché i banchetti creano una sorta di barriera davanti alla vetrina e la gente passando non ci vede. Contiamo si possa migliorare in questo. Durante Suoni di Marca invece abbiamo avuto un ottimo riscontro. Sarebbe bello aprissero altri negozi di moda, così da caratterizzare la via in tal senso. Questo porterebbe più lavoro per tutti. Nel frattempo abbiamo già avuto qualche nuovo cliente grazie all'apertura del Bailo. Questi potranno fare passaparola e portare un incremento delle attività”.

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