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Associazione leucemie di Treviso: nuovo presidente e tanti progetti

Dopo 28 anni di presidenza che le hanno permesso di raccogliere 10 milioni di euro a favore degli assistititi e del servizio sanitario pubblico, Teresa Pelos lascia il testimone a Ernesto Bosa, 63 anni, che sarà il nuovo presidente della sezione Ail.

17/03/2015

Dopo 28 anni di presidenza che le hanno permesso di raccogliere 10 milioni di euro a favore degli assistititi e del servizio sanitario pubblico, Teresa Pelos lascia il testimone a Ernesto Bosa, 63 anni, che sarà il nuovo presidente della sezione Ail (Associazione italiana contro le leucemie) di Treviso.

Il passaggio delle consegne è avvenuto ufficialmente oggi, martedì 17 marzo, al Ca’ Foncello di Treviso, durante la presentazione degli ultimi progetti attivati dall’Azienda Ulss 9 a beneficio dei pazienti, grazie al sostegno dell’Ail.

“La signora Pelos è una persona straordinaria che ha dato un fortissimo impulso alla nostra sanità – ha sottolineato Giorgio Roberti, Direttore Generale dell’Ulss 9 –  e in 30 anni l’Ail ha raccolto contributi per 10 milioni di euro, somma che ha permesso di attivare progetti e servizi, come il Reparto di Ematologia, il Day Hospital, il Laboratorio di Citogenetica, col finanziamento di contratti per medici, biologi, tecnici di laboratorio e la donazione di arredi e attrezzature. Teresa è attenta da sempre ai malati e alle loro famiglie e oltre a investire in nuovi progetti e nella ricerca, ha fatto sì che fosse acquistato un appartamento che favorisse la vicinanza dei familiari ai loro cari in cura”.

E dunque oltre 600.000 euro di finanziamenti per sostenere nuovi servizi e progetti dal 2015 al 2017, che si aggiungono ai quasi 630.000 euro stanziati nel triennio 2012-2014: ampliamento dei servizi domiciliari in ambito pediatrico emato-oncologico e del sostegno psicologico per i piccoli pazienti, con una rete dei servizi di assistenza a domicilio in collaborazione con il reparto pediatrico di riferimento; percorsi più rapidi verso il trapianto di cellule staminali emopoietiche, che renderanno più semplice l’individuazione della compatibilità tra donatori e pazienti; un progetto per individuare i segnali clinici o laboratoristici nel midollo di un diabetico tali da anticipare una buona riuscita del trattamento del piede diabetico e contribuire così a ridurre l’incidenza delle amputazioni causate da questa patologia. Sono solo alcuni dei progetti importanti compresi negli ultimi finanziamenti di Ail, tra i quali trova spazio anche la ricerca. Ogni anno, l’Ulss 9 si occupa di una cinquantina di bambini – con 20 casi nuovi ogni anno - tra i 5 e i 6 anni la metà dei quali si ammalano di leucemie.

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