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Affitti sociali: Comune di Treviso e Caritas promuovono un progetto

Per fronteggiare l'emergenza casa un provvedimento è rivolto a tutte quelle famiglie in difficoltà che faticano a pagare l'affitto e che rischiano, senza sostegno, di entrare in un circolo di morosità che potrebbe portare allo sfratto.

Per fronteggiare l'emergenza casa il Comune di Treviso e la Caritas tarvisina, in collaborazione con le associazioni di categoria promuovono un nuovo progetto di affitto sociale. Il provvedimento è rivolto a tutte quelle famiglie in difficoltà che faticano a pagare l'affitto e che rischiano, senza sostegno, di entrare in un circolo di morosità che potrebbe portare allo sfratto.

Sarà dunque possibile, rivolgendosi alle associazioni di categoria, richiedere la stipula di un nuovo contratto tra inquilino e proprietario che porti, passando da un canone libero ad un canone concordato, alla riduzione del 15% dell'affitto. Inoltre, presentando domanda corredata da certificazione Isee che attesti la condizione socio-economica alla Caritas, si potrà accedere ad un ulteriore sconto sul nuovo canone che arriverà fino al 25% e sarà assegnato in via sperimentale per 12 mesi.

A copertura di queste sovvenzioni sono stati stanziati 100 mila euro, per metà dal Comune e per metà dalla Caritas. Il contributo non potrà tuttavia superare i 1500 euro annui per famiglia. Per accedere al progetto è necessario essere iscritti all'anagrafe del Comune di Treviso; essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato e intestato ad uno dei componenti della famiglia; trovarsi in una situazione di morosità non colpevole; non essere ancora oggetto di una procedura di sfratto; avere i presupposti reddituali per poter affrontare il pagamento del canone ridotto. Non sono inclusi invece nel progetto gli assegnatari di residenze pubbliche e i proprietari di altre abitazioni.

Oltre al beneficio per le famiglie, l'operazione trova anche il favore dei proprietari che in questo modo riusciranno ad incassare i pagamenti più agevolmente ed eviteranno di avviare le lunghe procedure di sfratto che non convengono neanche a loro. Inoltre, nei comuni ad alta densità abitativa come Treviso, Mogliano, Conegliano, Montebelluna, Castefranco, Paese, Vittorio Veneto, e anche Casale sul Sile, è prevista, fino al 2017, una tassazione agevolata al 10% anziché del 21% per i redditi provenienti da canoni di locazione agevolati.

Per quanto riguarda invece gli inquilini già sotto procedura di sfratto, che attualmente coinvolge a Treviso 107 famiglie, il Comune si sta muovendo con altre iniziative specifiche volte a sistemare alcuni alloggi di edilizia popolare e a reperirne altri attraverso un accordo con l'Istituto vendite giudiziarie.

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