Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Zerman: compie 10 anni la comunità Cenacolo
Casa della famiglia religiosa fondata da suor Elvira, dove molte giovani, provenienti da tutta l’Europa, e anche oltre, sono approdate, e approdano, da esperienze difficili. Di questa comunità don Antonio Gusso, presbitero della diocesi di Venezia, è il padre

La diocesi di Treviso ospita da 10 anni una “Comunità Cenacolo”, una Casa della famiglia religiosa fondata da suor Elvira, dove molte giovani, provenienti da tutta l’Europa, e anche oltre, sono approdate, e approdano, da esperienze dure, spesso di deriva e smarrimento psicologico e morale, iniziando qui una nuova vita che le unisce nel carisma della fondatrice, con uno stile che sorprende tutti coloro che le accostano per la gioia che si respira in questa casa, per la laboriosità che riempie le giornate, per il ritmo della preghiera che accompagna le ore del giorno e anche della notte, un piccolo miracolo che genera speranza. La storia è in fondo quella del piccolo seme di senape che, germogliato, sviluppa rami robusti che danno ospitalità agli uccelli del cielo. E queste giovani sembrano proprio spuntare dal nulla ed essere messe al sicuro su questo ramo del Regno.
Di questa comunità don Antonio Gusso, presbitero della diocesi di Venezia, parroco della Chiesa di S. Giovanni XXIII a Eraclea mare, è il padre. Devo a lui
la scoperta di questo piccolo spazio della grazia. E, avendolo avvicinato, mi sento continuamente impegnato a pensarlo e a pregare. Don Antonio da
dieci anni dedica un giorno alla settimana alla Comunità: ascolta le confessioni, consiglia la responsabile, celebra la messa. Ha nel cuore la storia di quest’opera di Dio, ne parla come di una grazia ricevuta, non tanto di un dono fatto. Sono passati gli anni, don Antonio ha avuto problemi di salute.
Non sono mancate nemmeno preoccupazioni per la chiesa nuova e per il complesso parrocchiale ormai ultimato, che hanno dotato un popoloso
quartiere di Eraclea di strutture pastorali adeguate. Quando è a Zerman, nella Casa delle giovani della Comunità, don Antonio sembra un padre felice.
Ricorda che dieci anni fa vi fu condotto casualmente dal papà di una giovane che era passata per una Comunità Cenacolo ed era rinata alla vita.
Con lui anche alcuni preti della nostra diocesi sono diventati di casa: don Davide Giabardo, don Vigilio Saretta, sempre disponibile a celebrare l’Eucaristia, i parroci di Zerman, il sottoscritto e altri. Ma le giovani con don Antonio hanno un rapporto diverso.
E’ inutile domandarsi dove egli trovi il tempo, perché il problema è il cuore e lui, nel suo cuore, ha trovato spazio anche per questo ministero.