Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Zenson di Piave, se ne va l'ultima banca
Lanciata una petizione già sottoscritta da 400 cittadini e appoggiata dal sindaco. Alla filiale della Cassa di Risparmio del Veneto fanno riferimento 800 correntisti in un paese di 1870 abitanti
L’unica banca presente nel territorio di Zenson di Piave, con sportello di fronte al municipio, sta per chiudere i battenti. Potrebbe essere già entro la fine del mese di settembre. La scelta è del Gruppo Bancario Intesa, che per una politica di taglio dei costi ha deciso di chiudere tutte le sue filiali nei centri con meno di 5mila abitanti.
La notizia è stata appresa con grande preoccupazione in paese. Il sindaco Daniele Dalla Nese ha subito scritto alla direzione generale di Torino, chiedendo magari un presidio a giorni alternati oppure la possibilità di tenere funzionante lo sportello bancomat.
Nel frattempo, anche la popolazione si è mossa e oltre 400 cittadini hanno sottoscritto una petizione contro la chiusura della filiale, spiegando come questo genererebbe notevole disagio innanzitutto ai circa 800 correntisti che a oggi vi fanno riferimento. La sottoscrizione, lanciata grazie all’interessamento del farmacista Federico Conte e della Ferramenta Battaglia, ha registrato come primo firmatario il sindaco Dalla Nese. Tra l’altro, lo sportello bancario di Zenson di Piave, in cui sono impiegate quattro persone, funge anche da Tesoreria del Comune.
“E’ un numero enorme di sottoscrittori, se consideriamo che il nostro paese ha solo 1.870 abitanti, di cui una grossa percentuale sono persone anziane e pensionati - ha commentato il primo cittadino, che sa quanto sarà arduo far cambiare strategia a Intesa, ma che non intende affatto darsi per vinto, insieme alla sua Amministrazione, poiché la banca rappresenta un servizio essenziale per una comunità, specie se piccola come quella appunto di Zenson di Piave, dove Banca Intesa è presente ininterrottamente dagli anni ‘50 del secolo scorso, prima come Banco Ambrosiano, poi Cassa di Risparmio del Veneto.
“La nostra popolazione consiste in larga parte di cittadini anziani e pensionati, poco avvezzi a utilizzare i portali telematici, preferendo i rapporti «fiduciari» e personali e certo in grave difficoltà a spostarsi in comuni limitrofi per usufruire di servizi bancari. Perdere l’unico sportello bancario del territorio sarebbe un danno anche per le attività commerciali e un danno per l’immagine dell’intero paese”.
L’Amministrazione comunale Dalla Nese non ha perso tempo neppure nel cercare soluzioni alternative e si è già rivolta a Poste Italiane, chiedendo che anche a Zenson di Piave sia installato uno sportello telematico Postamat, come già succede nella maggioranza dei comuni. “A Poste Italiane abbiamo espresso la nostra massima disponibilità nel cercare insieme una soluzione, non possiamo lasciare il nostro paese sfornito di un servizio essenziale come quello bancario”.