venerdì, 22 novembre 2024
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Alle Opere Pie di Onigo l'ospedale di comunità

La Regione Veneto ha stabilito l’assegnazione alle Opere Pie di Onigo di Pederobba di 30 posti letto per ospitare i pazienti che potranno proseguire, ai piedi del Monfenera, le terapie e il recupero funzionale, una volta dimessi dai reparti ospedalieri.

Entro l’anno a Pederobba ci sarà l’Ospedale di comunità. La Regione Veneto, infatti, nei giorni scorsi (Bur del 25 agosto) ha stabilito l’assegnazione alle Opere Pie di Onigo di Pederobba di 30 posti letto per ospitare i pazienti che potranno proseguire, ai piedi del Monfenera, le terapie e il recupero funzionale, una volta dimessi dai reparti ospedalieri.

L’Ospedale di comunità è una struttura di ricovero intermedia, inserita nella rete dei servizi dell’assistenza territoriale,  rivolta a malati affetti da patologie croniche che periodicamente necessitano di controlli o terapie particolari e che non possono essere efficacemente seguiti a domicilio e a persone che, dopo malattie acute o evolutive hanno bisogno di cure palliative temporanee, che difficilmente si possono fare a casa.

Caratteristica dell’Ospedale di comunità è che il ricovero è di breve durata e non prevede la compartecipazione alla spesa da parte dei pazienti. La gestione clinica di ogni singola persona è affidata al medico di famiglia, la responsabilità organizzativa gestionale, invece, è curata da un medico coordinatore, individuato dal Direttore della funzione territoriale. L’assistenza è  garantita dal personale infermieristico, dagli addetti all’assistenza e dai medici di famiglia. 

“Siamo davvero orgogliosi di questa scelta -  commenta il presidente delle Opere Pie Agostino Vendramin -, dato che da anni ci confrontiamo con la Regione Veneto e la direzione Ulss per dimostrare la qualità delle nostre prestazioni. Ringrazio quanti ci hanno appoggiato in questo percorso. Il reparto – spiega il presidente - verrà ricavato al secondo piano del Centro Guglielmo d’Onigo, che torna così a essere ospedale. Ci saranno meno posti per i fuori convenzione, ma ricordo che l’Ente sta ricostruendo il centro Casa Sabbione, nel quale verranno ricavati 30 posti secondo gli standard socio sanitari più all’avanguardia e che in un secondo momento verranno aggiunti altri 30 posti con il rifacimento del secondo padiglione. L’attivazione dell’Ospedale di comunità richiederà del tempo per le procedure, ma dovrebbe essere pronto per la fine dell’anno”.

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