Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Solidarietà in farmacia con il "farmaco sospeso"
Se regali un farmaco abbracci chi aiuti. Questo lo slogan che dalla metà del mese di ottobre sta accompagnando la campagna divulgativa e informativa del progetto promosso dai Comuni di Casier, Preganziol e Zero Branco e realizzato assieme ad Ulss 2, medici di famiglia e farmacie del territorio.
Se regali un farmaco abbracci chi aiuti. Questo lo slogan che dalla metà del mese di ottobre sta accompagnando la campagna divulgativa e informativa del progetto sperimentale “Farmaco sospeso”, promosso dai Comuni di Casier, Preganziol e Zero Branco e realizzato assieme ad Ulss 2 Marca trevigiana, medici di famiglia e farmacie del territorio. Un progetto che nasce dalla consapevolezza che le ricadute sociali della crisi economica obbligano le amministrazioni locali ad un ripensamento dei modelli di intervento per contrastare le nuove povertà. E l’obiettivo di “Farmaco sospeso” va in questa direzione: fronteggiare il rischio di ulteriori marginalizzazioni delle situazioni familiari e individuali caratterizzate dalla grave indigenza o dalla vulnerabilità sociale, garantendo invece la tutela del diritto alla salute delle persone in difficoltà attraverso un aiuto all’acquisto dei farmaci da banco.
La strada sostenibile scelta è semplice. Qualsiasi cittadino che abita nei territori di Casier, Preganziol e Zero Branco può acquistare un farmaco fra quelli individuati come necessari e donarlo anonimamente al cittadino che ne ha bisogno. Un gesto di solidarietà che parte dal significato di comunità: farne parte significa anche prendersene cura. Operativamente, il donatore può recarsi in una delle farmacie aderenti al progetto – individuabili grazie alla presenza di roll up e vetrofanie – e acquistare uno o più farmaci da banco, lasciando al farmacista lo scontrino fiscale, rinunciando in questo modo ad ogni eventuale detrazione fiscale.
Il donatore pertanto rimarrà anonimo. Spetterà ai servizi sociali dei tre comuni coinvolti nel progetto individuare i potenziali beneficiari dei farmaci donati, sulla base di una verifica dei requisiti richiesti: l’attestazione Isee fino a 7 mila euro, la presentazione dell’attestazione del medico di famiglia con l’indicazione del farmaco da assumere. I comuni rilasceranno al beneficiario della donazione una tessera unica, che potrà essere utilizzata da ciascun membro del nucleo familiare. La tessera potrà essere usata per un massimo di dodici richieste. Ogni utente del servizio sarà inoltre individuato attraverso un codice univoco in grado di salvaguardarne la privacy.
La prima fase, quella della donazione dei farmaci, è partita con successo, a testimonianza della grande sensibilità delle popolazioni coinvolte nel progetto. La raccolta proseguirà fino all’inizio del nuovo anno, quando partirà la seconda fase, quella della distribuzione.
Quali farmaci è possibile donare
Coloro che vogliono aderire al progetto di solidarietà possono scegliere alcuni dei farmaci da banco più utilizzati: paracetamolo, ibuprofene, diclofenac, ketoprofene, tiocolchicoside, carbocisteina, econazolo, tioconazolo, butiramato, ambroxolo, n-aceticisteina, flubiprofene, benzidamina, acido acetilsalicilico/acido ascorbico, biascodile, loperamide, glicerolo, clotrimazolo, idrocortisone, lattulosio, n-butilbromuro di joscina, simeticone, pantoprazolo, sodio alginato/sodio bicarbonato/calcio carbonato, cetirizina, nafazolina, benzalconio, iodopovidone, sulfadiazina argentica, prometazina.
Quali farmacie aderiscono al progetto
Comune di Casier: Farmacia Dodi, Farmacia Dosson, Parafarmacia Facchin.
Comune di Preganziol: Farmacia Brunello, Farmacia Centrale Preganziol, Farmacia Luciani, Farmacia Santrovaso, Farmacia Sambughé.
Comune di Zero Branco: Farmacia Comunale di Scandolara, Farmacia Sagramora, Farmacia Santarello.
Come ricevere il farmaco
Possono ricevere il farmaco tutti i nuclei familiari, residenti nei tre territori comunali che aderiscono al progetto sperimentale, che abbiamo un reddito Isee inferiore a 7 mila euro. Sarà sufficiente rivolgersi agli uffici dei Servizi Sociali del proprio comune di residenza, dove a partire dall’inizio del 2018 sarà consegnata una tessera che consentirà di recarsi nelle farmacie aderenti con la ricetta bianca con la prescrizione di uno o più farmaci rilasciata dal proprio medico di medicina generale. La tessera consente un massimo di 12 accessi in farmacia.