venerdì, 14 marzo 2025
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Silea spazio di formazione e sviluppo per le donne di Diofor, in Senegal

Si chiama “Atelier des femmes” ed è un progetto volto a ridurre le disuguaglianze e promuovere l’emancipazione femminile attraverso la formazione e il commercio. Lo sta portando avanti l’associazione I Care Veneto odv con il Comune di Silea, che lo ha presentato ufficialmente alla cittadinanza in un evento organizzato in collaborazione con Auser Polaris, al parco dei Moreri, sabato 8 marzo, durante le celebrazioni per la Giornata internazionale dei diritti delle donne

Si chiama “Atelier des femmes” ed è un progetto volto a ridurre le disuguaglianze e promuovere l’emancipazione femminile attraverso la formazione e il commercio. Lo sta portando avanti l’associazione I Care Veneto odv con il Comune di Silea, che lo ha presentato ufficialmente alla cittadinanza in un evento organizzato in collaborazione con Auser Polaris, al parco dei Moreri, sabato 8 marzo, durante le celebrazioni per la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Destinataria della progettualità sarà la cittadinanza di Diofior, in Senegal, e in particolare duecento donne, per le quali sarà realizzato uno spazio polifunzionale con locali per la trasformazione dei prodotti agricoli e aule per la formazione.

A queste donne, riunite nell’associazione Adese, sarà affidata la gestione del centro, Atelier des Femmes, al momento in fase di completamento Lo spazio avrà il compito di favorire l’imprenditoria femminile nel settore agricolo. L’Atelier consentirà alle coltivatrici di poter lavorare in cooperativa i prodotti delle loro microaziende, potendo raggiungere l’autosufficienza economica.

Nello specifico, I Care, come ha spiegato il presidente, Gianni Rasera, con i responsabili del progetto, Vincenzo Grazzo e Mamadou Basse, originario proprio di Diofior, si sta occupando della realizzazione dei lavori per la fruizione degli spazi (intonaci, serramenti, allacciamenti, arredi, costruzione di quattro pozzi con bacini d’acqua, recinzione dell’area, piantumazione di piante da frutto), della fornitura di attrezzature agricole, della formazione professionale alle donne dell’associazione Adese, dello sviluppo di attività di microimprese per il sostegno economico futuro del progetto (trasformazione e conservazione dei prodotti, immissione nei mercati locali, promozione di un’attività commerciale legata all’agroalimentare all’interno dell’Atelier des femmes).

Il budget totale necessario è di euro 64.853, 28.125 già finanziati dalla Regione Veneto.

Tante le realtà del territorio che sostengono il progetto, tra le quali l’istituto agrario Sartor di Castelfranco, che porterà alcuni studenti a Diofior per un’attività di scambio con gli studenti dell’istituto agrario locale.

La sindaca di Silea, Rossella Cendron, ha messo l’accento sull’importanza di un progetto che promuove “la cooperazione decentrata, tra enti ed enti, con meno capacità di fuoco, ma più vicina alle esigenze reali delle persone”, e, inoltre, sull’importanza di portare avanti politiche volte a promuovere la parità di genere attraverso l’emancipazione economica. Non a caso, infatti, il progetto è stato presentato l’8 marzo. La progettazione sarà un primo passo verso un gemellaggio ufficiale con la città di Diofior. Inoltre, spiegano alcuni assessori del Comune, un secondo step del progetto potrebbe portare i prodotti dell’Atelier des femmes a essere commercializzati anche nel nostro territorio.

“Si tratta di una delle azioni più efficaci per governare l’immigrazione - ha concluso Rasera -, promuovendo lo sviluppo nei Paesi del Sud del pianeta, come il Senegal”.

Questo sarà possibile anche grazie alla generosità di quei cittadini ed enti che vorranno sostenere economicamente il progetto, finanziato al momento solo in parte.

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