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Signoressa: piazza, luogo d'incontro

Cambia profondamente il volto del paese, con il progetto in fase avanzata di realizzazione, che prevede nell’area attorno alla chiesa, una zona protetta di fronte alla facciata principale dell’edificio religioso (il sagrato) e una piazza pubblica adiacente.

Cambia profondamente il volto di Signoressa con il progetto in fase avanzata di realizzazione, che prevede nell’area attorno alla chiesa, una zona protetta di fronte alla facciata principale dell’edificio religioso (il sagrato) e una piazza pubblica adiacente.
“Dopo il primo stralcio di interventi concluso alcuni anni fa, in cui si è realizzato il parcheggio retrostante la Chiesa, la progettazione e costruzione del sagrato e della piazza - spiega l’architetto Sabina Bolzonello - vedono la compenetrazione degli spazi, arricchendone il significato e stimolando la fruizione, dando un valore aggiunto alla composizione urbana. Il sagrato era infatti altamente compromesso dalla presenza di diversi fattori, come la ferrovia e il passaggio a livello che lo lambiscono, inoltre il piano del pavimento della chiesa era inferiore, di media settanta centimetri, rispetto al livello stradale e questo aspetto rendeva lo spazio antistante la chiesa un luogo angusto, in discesa, non in risalto ma in depressione, contrariamente a quello che dovrebbe apparire. Senza contare che piazza e sagrato erano molto degradati”.
“Il completo rifacimento dell’area, con la demolizione della vecchia scuola materna - ci spiega il parroco don Lorenzo Tasca -, ha consentito un intervento di riqualificazione dell’area adiacente alla chiesa mediante la creazione della piazza civica del paese che non esisteva, la sistemazione del sagrato e il miglioramento della sicurezza stradale per i veicoli e le persone, con l’ampliamento dell’incrocio tra via Cesana e Risorgimento. La scuola parrocchiale dell’infanzia, invece, è stata costruita nuova a poca distanza (l’inaugurazione si è tenuta nel settembre 2013) grazie anche alla sensibilità della comunità che ha creduto fortemente nel progetto e del comune (che ha donato anche un generoso contributo) che si dimostra sempre attento alle importanti realtà educative delle 4 scuole materne parrocchiali e ora i bambini possono essere accolti in un edificio modernissimo, sicuro, confortevole e studiato per farli crescere in un ambiente sano”. E nonostante le difficoltà a causa dei tagli verso le scuole paritarie il servizio funziona bene ed è apprezzato.
“La zona antistante la parrocchiale è  concepita come una sorta di piccola piazza - sottolinea il parroco - che valorizza l’edificio sacro e dove i fedeli si possono radunare sia prima che dopo le funzioni, per conversare assieme, ritrovarsi, entrare in relazione ed è ben protetta dalla strada da aiuole che, con il loro andamento curvilineo, sembrano abbracciare e proteggere il sagrato, tanto da apparire una sorta di abside anteriore e all’aperto, concepito come punto di ritrovo e comunione”.
Il muretto di contenimento inferiore delle aiuole a semicerchio è stato progettato come una lunga panca che permette agevolmente il raduno e l’opportunità di sedersi.
“Nel punto di passaggio - mette in luce la progettista dell’opera - ci sarà la nuova fontana ottagonale, simbolo del fonte battesimale, prima dell’ingresso nell’area sacra, e sarà collocata a memoria della vecchia fontana del paese, con la stessa forma e dimensioni di un tempo, secondo la documentazione iconografica e la testimonianza di quella di Trevignano ancora esistente, in tutto e per tutto identica. Ecco allora che pur mantenendo la propria individualità, sagrato e piazza avranno continuità. La vasta area della piazza è delimitata a nord da una seduta in cemento del tutto uguale a quella delle aiuole del sagrato. Quindi il livello volutamente inferiore a quello del pavimento della chiesa, anche se di poco, è un espediente utile per fare risaltare l’importanza e dare il giusto rilievo alla chiesa. Prima si trovava in una buca contornata da elementi confusi e anonimi, ora respira e domina lo spazio circostante. E la risistemazione globale della zona vede anche una nuova collocazione per il monumento ai caduti e la creazione di una pista ciclopedonale. In tal modo la piazza è il luogo d’incontro tra lo spazio religioso e quello civico in un’atmosfera dominata dal verde”.

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