domenica, 13 aprile 2025
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Si amplia la casa di riposo a Vedelago

In autunno la posa della prima pietra della nuova struttura alla residenza Crico. Intanto si è svolta una bella giornata di convivialità con ospiti, famigliari e associazioni.

Ormai è diventato un appuntamento tradizionale quello della festa della comunità alla residenza per anziani mons. Crico di Vedelago.
Oltre una decina di associazioni locali - tra cui Avis, Alpini, Noi, Amici della musica ed altre - mettono in campo più di ottanta volontari per una giornata di convivialità con gli ospiti e i familiari della locale struttura per anziani, dimostrando che la collaborazione e il dialogo sanno generare spazi di vitalità.
Nona edizione, dunque, quest’anno – di cui ricorre il decennale dall’inaugurazione - come di consueto realizzata l’ultima domenica di giugno: santa messa al mattino, pranzo nel salone, pomeriggio di musica e proposte.
“Si tratta di una occasione che assume un grande valore per noi perché vede il territorio attivarsi e creare momenti di condivisione all’interno della nostra struttura, che a sua volta si apre alla comunità – ribadisce il direttore Alessandro Gamba -. L’anziano diventa così una risorsa di relazione per la società, favorendo la coesione sociale, lo scambio generazionale, i reciproci legami di solidarietà”.
Gli ospiti della residenza mons. Crico e i famigliari hanno trascorso una bella giornata di festa, loro che sono il cuore pulsante della vita quotidiana della struttura.
“La Fondazione Opera Immacolata Concezione ringrazia tutte le persone e le associazioni coinvolte che tanto hanno lavorato con impegno e con il sorriso nella realizzazione della festa, contribuendo così in modo concreto alla promozione del valore dell’anziano come risorsa per la società”.
In questa prospettiva e con questi valori si inserisce il progetto “Civitas Vitae Vedelago” che sta prendendo forma: in buona sostanza si tratta di costruire ed aprire una nuova residenza per anziani con novanta posti letto e numerosi altri servizi rivolti a tutta la comunità, tra cui un asilo nido, proprio per mantenere aperto il dialogo tra generazioni e con il territorio, in un’ottica di coesione sociale. La posa della prima pietra dell’edificio è prevista per ottobre; l’inizio dei lavori la prossima primavera; ed entro trenta mesi la consegna dell’opera realizzata.

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