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Pro-Gest: stop alle sei cartiere

Per l'azienda di Istrana i costi di produzione sono troppo alti, con questi rincari dell'energia produrre non conviene

Pro-Gest, il più importante gruppo cartario italiano, annuncia che la produzione delle 6 cartiere del Gruppo attive in Italia sarà sospesa a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi del gas naturale. A seguito della rapida escalation delle quotazioni del metano, ora ai massimi storici, Pro-Gest invoca la forza maggiore e decide di interrompere temporaneamente la produzione di tutte e 9 le macchine continue di carte per ondulatore e “tissue”.

Accanto ai rincari energetici, la situazione dei prezzi delle materie prime, ancora in crescita, e l’aumento del costo dei trasporti impediscono, infatti, di mantenere il costo della produzione entro i limiti consentiti dal mantenimento dell’equilibrio finanziario complessivo.

Si tratta di una decisione presa con enorme rammarico dal Gruppo di proprietà della famiglia Zago, in queste ore totalmente impegnata a cercare una soluzione nel minor tempo possibile e salvaguardare la solidità e stabilità del Gruppo, per questo costretta a una decisione immediata con grande senso di realismo. La carta, venduta a circa 680 euro a tonnellata, richiede oggi circa 750 euro di soli costi energetici, al netto degli importanti investimenti effettuati dal Gruppo negli ultimi anni che consentono a Pro-Gest di avere un parco macchine all’avanguardia e stabilimenti allo stato dell’arte.

“E’ un momento di straordinaria e drammatica criticità che vogliamo superare quanto prima. Stiamo monitorando da vicino la situazione della guerra e siamo profondamente addolorati per il popolo ucraino, auspicando una soluzione immediata del conflitto armato. Anche a causa di queste gravi tensioni, il prezzo del gas naturale oggi è di oltre dieci volte superiore rispetto a dodici mesi fa ed è triplicato in poco più di una settimana. Ci auguriamo sinceramente di poter riprendere la produzione non appena le condizioni lo consentiranno e chiediamo alle istituzioni di intervenire per salvaguardare interi comparti produttivi, messi oggi fuori mercato da un aumento incontrollato dei costi”, afferma Francesco Zago, ad del gruppo Pro-Gest.

Per il momento nessuna sospensione riguarderà invece gli impianti del Gruppo destinati alla produzione degli imballaggi.

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