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Presentato a Vedelago il libro di Giacinto Cecchetto sui Pola, per secoli i più ricchi di Marca

Ottocento anni di storia attraverso le vicende di una famiglia illustre, i Pola, originaria dell’omonima città istriana e trasferitasi prima a Venezia e poi a Treviso a metà ’300, sino a diventare la più ricca e importante famiglia trevigiana. E’ l’ultima fatica dello storico, che dopo oltre 10 anni di indagini, è riuscito a dare alle stampe “I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI). Storia di una famiglia dall’Istria a Treviso e la germinazione di un ramo famigliare in Boemia, all’inizio del secolo XVII”

Ottocento anni di storia attraverso le vicende di una famiglia illustre, i Pola, originaria dell’omonima città istriana e trasferitasi prima a Venezia e poi a Treviso a metà ’300, sino a diventare la più ricca e importante famiglia trevigiana, che ha intessuto legami con le aristocrazie venete, friulane e mitteleuropee. E’ l’ultima fatica dello storico Giacinto Cecchetto, che dopo oltre 10 anni di indagini, è riuscito a dare alle stampe “I Sergi-Castropola-Pola (secoli XII-XXI). Storia di una famiglia dall’Istria a Treviso e la germinazione di un ramo famigliare in Boemia, all’inizio del secolo XVII”.

“Un percorso tra manoscritti della biblioteca comunale di Treviso e dell’Archivio di stato, oltre che attraverso fonti online e straniere - racconta il curatore - per ricostruire le vicende storiche e l’evoluzione patrimoniale degli ultimi 800 anni della famiglia Pola”.

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Di ciò sono testimonianza le imprese edificatorie a Treviso, con il grandioso palazzo gotico che dominava l’odierna piazza Pola, l’elegante villa Pola di Posmon, con la barchessa affrescata a fine ‘400, la villa prediletta, innalzata a inizio ‘700, con monumentale barchessa, oggi birreria-ristorante a Barcon di Vedelago, e tra l’immenso patrimonio terriero l’acquisto, a fine ‘600, della collina dalla quale deriva quella attuale di Cartizze. Inedita totalmente nel libro la vicenda dell’emigrazione di due rampolli Pola a Praga a inizio ’600, uno dei quali ha dato origine al ramo boemo tuttora vivente. Impreziosito da un ricco apparato iconografico composto da fotografie, ritratti, mappe e puntuali tavole genealogiche, non mancano, tutt’altro, le vicende della crisi e della fine della linea maschile Pola, e le diverse destinazioni del patrimonio Pola per vendite o transizioni ereditarie.

L’opera, sottolinea lo storico Lucio de Bortoli nella sua bellissima presentazione al libro, non è solamente la ricostruzione storica e l’evoluzione di una famiglia, “qui siamo al cospetto di un modello esemplare reso evidente dall’acribia dello studioso. In altri termini, lo scorrimento minuto e dettagliatissimo dei fatti, dei processi, delle dinamiche, delle scelte, dei contesti (si pensi al ramo Pola che germoglia in Boemia nel contesto delle guerre di religione e di cui si ha notizia da Bartolomeo Burchiellati) non sono solo nozioni e fatti, sono ciò che spiega e motiva la ragion d’essere di quel mondo, del perché era fatto così, della natura di un mondo costruito a compartimenti stagni e dalla coesistenza in esso di pulsioni virtuose e dannose”.

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I discendenti dei Pola emigrati a Praga sono stati presenti nei giorni scorsi a Vedelago per partecipare ad un evento di divulgazione del lavoro di Cecchetto, ora acquistabile sul sito della casa editrice ZeL Edizioni (www.zeledizioni.it) e nelle librerie del territorio.

“E’ stata un famiglia che ha raggiunto i vertici del potere economico e sociale, legata alla corte papale e poi trapiantata in contesto mitteleuropeo con una rete di relazioni estese ben oltre le terre del dominio della Repubblica di Venezia” conclude Cecchetto che ora, oltre ad essere impegnato nella promozione di questo lavoro, sta anche per concludere la “Storia complessiva delle donne e degli uomini, delle terre e delle acque della comunità di Spineda di Riese Pio X” che uscirà la prossima primavera.

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