Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Preoccupazione per lo stato di “salute” del torrente Giaron a Mussolente
Da una parte la Regione Veneto puntualmente, l’ultima volta proprio venerdì scorso, invia al Comune di Mussolente l’elenco delle raccomandazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare frane e alluvioni, dall’altra, assieme al Genio civile, non effettua la manutenzione e la pulizia dell’alveo del fiume Giaron. L'ultima volta che la Regione ha finanziato un intervento è stato 11 anni fa.
Da allora più nulla. Proprio per questo, tra il 2018 e il 2019, il Comune aveva preso dalle proprie casse 100 mila euro per un intervento gestito dal Genio civile, eseguito nel 2020, ma che purtroppo, contrariamente all’ipotesi dell’Amministrazione comunale, si è sviluppato solo su alcune porzioni del corso del torrente.
Oggi il torrente, che lambisce parte del confine orientale del capoluogo e della frazione di Casoni e attraversa il territorio in direzione nord-sud per circa 6 chilometri, in diversi punti presenta ammassi di terreno e materiali depositati. Si è sviluppata una folta vegetazione. Così la portata del corso d’acqua è drasticamente diminuita e in caso di scariche forti d’acqua dal Grappa, il torrente può esondare con forza. Un danno per abitazioni dei privati che risiedono nelle vicinanze, quanto per l’igiene e la salute pubblica.
Il 4 ottobre del 2022, il Genio civile scriveva di non avere risorse economiche disponibili per intervenire e alla richiesta inviata dal sindaco il 17 agosto del 2023 non c’è stata risposta. Così 275 cittadini hanno preso carta e penna e sottoscritto una petizione. L'Amministrazione misquilese mercoledì 18 ottobre, ha fatto partire un appello affinché Regione Veneto e Genio civile di Treviso si prendano a cuore la “salute” del torrente Giaron.
Commenta il sindaco, Cristiano Montagner: “Siamo davvero preoccupati per lo stato in cui versa il torrente che, anno dopo anno, risulta sempre più compromesso”.
Nonostante l’emergenza il sindaco ha usato toni pacati: in questo periodo gli assessori regionali sono molto suscettibili e pronti a trascinare in tribunale i sindaci, come è avvenuto per la vicina San Zenone.