giovedì, 19 settembre 2024
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Preoccupazione per lo stato di “salute” del torrente Giaron a Mussolente

La Regione da 11 anni non finanzia interventi di pulizia. In caso di forti scariche d’acqua dal Grappa, il torrente esonderebbe

Da una parte la Regione Veneto puntualmente, l’ultima volta proprio venerdì scorso, invia al Comune di Mussolente l’elenco delle raccomandazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare frane e alluvioni, dall’altra, assieme al Genio civile, non effettua la manutenzione e la pulizia dell’alveo del fiume Giaron. L'ultima volta che la Regione ha finanziato un intervento è stato 11 anni fa.

Da allora più nulla. Proprio per questo, tra il 2018 e il 2019, il Comune aveva preso dalle proprie casse 100 mila euro per un intervento gestito dal Genio civile, eseguito nel 2020, ma che purtroppo, contrariamente all’ipotesi dell’Amministrazione comunale, si è sviluppato solo su alcune porzioni del corso del torrente.

Oggi il torrente, che lambisce parte del confine orientale del capoluogo e della frazione di Casoni e attraversa il territorio in direzione nord-sud per circa 6 chilometri, in diversi punti presenta ammassi di terreno e materiali depositati. Si è sviluppata una folta vegetazione. Così la portata del corso d’acqua è drasticamente diminuita e in caso di scariche forti d’acqua dal Grappa, il torrente può esondare con forza. Un danno per abitazioni dei privati che risiedono nelle vicinanze, quanto per l’igiene e la salute pubblica.

Il 4 ottobre del 2022, il Genio civile scriveva di non avere risorse economiche disponibili per intervenire e alla richiesta inviata dal sindaco il 17 agosto del 2023 non c’è stata risposta. Così 275 cittadini hanno preso carta e penna e sottoscritto una petizione. L'Amministrazione misquilese mercoledì 18 ottobre, ha fatto partire un appello affinché Regione Veneto e Genio civile di Treviso si prendano a cuore la “salute” del torrente Giaron.

Commenta il sindaco, Cristiano Montagner: “Siamo davvero preoccupati per lo stato in cui versa il torrente che, anno dopo anno, risulta sempre più compromesso”.

Nonostante l’emergenza il sindaco ha usato toni pacati: in questo periodo gli assessori regionali sono molto suscettibili e pronti a trascinare in tribunale i sindaci, come è avvenuto per la vicina San Zenone.

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