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Postioma: gli scout tutti insieme in festa guardando a san Martino

L’occasione è stata offerta dall’ormai tradizionale festa di San Martino, ricorrenza che ogni anno riunisce gli scout Fse e Agesci, a partire dal 2007, anno nel quale l’Amministrazione comunale ha deciso di conferire a tali associazioni il premio San Martino, onorificenza destinata ad associazioni o a privati cittadini la cui opera sia ritenuta particolarmente meritoria in ambito sociale.

Tutti i gruppi scout operanti nella Collaborazione pastorale di Paese hanno avuto modo di vivere una bella occasione di festa domenica 17 novembre, a Postioma.

L’occasione è stata offerta dall’ormai tradizionale festa di San Martino, ricorrenza che ogni anno riunisce gli scout Fse e Agesci, a partire dal 2007, anno nel quale l’Amministrazione comunale ha deciso di conferire a tali associazioni il premio San Martino, onorificenza destinata ad associazioni o a privati cittadini la cui opera sia ritenuta particolarmente meritoria in ambito sociale.

Ci ha pensato il tempo atmosferico, particolarmente “imbronciato”, a introdurre alla festa iniziata con la messa delle ore 9,00 che ha visto la partecipazione di circa 250 scout di tutte le età. Nel raggiungere la chiesa parrocchiale era impossibile, infatti, non imbattersi in qualche guida o esploratore, coccinella o lupetto, scolta, rover o capo che, senza alcun timore della pioggia battente che li stava accogliendo e con il sorriso sulle labbra, dimostravano di aver ben assimilato il motto di Baden Powell, loro fondatore, secondo cui “non esiste buono o cattivo tempo”.

Coinvolgente la celebrazione, presieduta da don Samuele Tamai, vicario parrocchiale a Paese e responsabile della Pastorale giovanile della Collaborazione e della formazione e dell’accompagnamento spirituale dei capi scout. Nella sua omelia ha parlato dell’importanza di farci vicini al nostro prossimo, e di calarci nelle situazioni umane per poterle meglio comprendere; ha citato, a tal proposito, due grandi santi che hanno saputo incarnare, nella loro vita, tali valori: san Martino appunto, che divise in due il proprio mantello per poterlo donare a un povero, e santa Teresa di Calcutta che agli “ultimi” dedicò tutta la propria vita.

Per evidenziare quanto per uno scout (e, ovviamente, per ciascuna persona) siano importanti questi atteggiamenti di solidarietà e come essi siano presenti nell’essenza stessa di queste associazioni, ha fatto anche riferimento al significato del saluto scout che si realizza sovrapponendo il pollice (dito più vigoroso) al mignolo (dito più piccolo): il più forte protegga il più debole, il capo si prenda cura delle persone a lui affidate.

Terminata la celebrazione, in chiesa c’è stato il passaggio della statuetta del premio San Martino che, quest’anno, è andata dai lupetti di Castagnole alle coccinelle di Postioma in una sorta di “catena di amicizia” che contribuisce a rafforzare il legame e la collaborazione tra queste associazioni, la cui valenza educativa nel nostro territorio è particolarmente significativa, grazie alla generosità e allo spirito di servizio che anima tanti capi di tutte le età.

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