Parrocchia e Salesiani: a Godego il Grest ha due polmoni

Singolare e coloratissimo “gemellaggio” a Castello di Godego, tra il Grest parrocchiale e quello Salesiano. Due esperienze sorelle che, in continuità, coinvolgono oltre cinquecento ragazzi, duecento animatori e un centinaio di adulti.
Il 29 giugno, nel giorno dei SS. Pietro e Paolo, un grande incontro ha abbracciato tutti i partecipanti, sprigionando entusiasmo nella grande chiesa parrocchiale, lungo le strade del paese e in una vivace mattinata di giochi.
“Il Grest godigese ha un unico cuore: è il Signore Gesù e l’amicizia che crea tra di noi - ha detto il parroco, don Gerardo Giacometti -, ma ha anche due polmoni: quello dei ragazzi che vivono l’appuntamento estivo in Oratorio e quello di chi frequenta l’Istituto Salesiano. Metterli insieme per un giorno è stato fantastico!”.“Alegria” è il tema scelto dalla parrocchia, raccontata in un viaggio tra Italia e Brasile che aiuta ad aprire orizzonti e a integrare culture differenti.
Punta, invece, sulla fiducia il Grest salesiano che rilegge in chiave moderna l’incontro tra don Bosco e Michele Magone, un ‘birbante’ come si definiva lui stesso, sempre in mezzo alla strada, orfano di padre, cacciato dalla scuola. Don Bosco crede nel recupero di Michele che diventerà uno dei primi e più appassionati ragazzi dell’oratorio di Valdocco. Sulle magliette la scritta provocatoria: Se un birbante …potesse diventare buono. E’ la sfida che l’azione educativa ancora rivolge ad adolescenti che proprio attraverso il Grest riescono a liberare la loro parte migliore.
“Abbiamo visto dei segni bellissimi in questa esperienza - dice don Stefano Grespan, vicario parrocchiale di Godego - ragazzi che fanno un po’ di fatica a partecipare ai nostri gruppi, qui si sono presi a cuore i più piccoli con una tenerezza che sembrava impossibile”.