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Palio di Asolo: gara di velocità a bordo di biga tra le sei frazioni collinari

Si comincia venerdì 28 con la presentazione delle squadre in piazza Brugnoli. "Un'iniziativa che riannoda le fila della relazione fra gli abitanti del comune, divisi dalle colline, che con questa manifestazione si ritrovano nel centro storico."

Tirare 150 chili per 900 metri tutti in salita, con il cuore che va a mille  e i piedi che arrancano sui sampietrini del centro. Da 28 anni il palio di Asolo è questo; da quando Sante Cinello, appassionatissimo di storia, cultura e paesaggio si è letteralmente inventato questa competizione tra le frazioni del comune.
“Avevo 18 anni quando ho partecipato per la prima volta - ci dice Beatrice Bonsembiante, presidente della Pro Loco, ente organizzatore della manifestazione -. Facevo l’ancella sulla biga per la frazione di Villa Rapsa. Quella volta vinsi con la mia squadra. L’ho fatto tante altre volte con la frazione di Asolo centro storico. Un’emozione grande e sempre nuova. L’idea di Cinello è stata geniale. Certo non c’è fondamento storico, ma è bella questa mescolanza tra due momenti della storia asolana: le bighe, che richiamano il periodo romano, e l’ancella, che ricorda il corteo di quando Caterina Cornaro fu portata ad Asolo dai veneziani. Bello anche che con questa iniziativa si riesca a riannodare le fila della relazione fra gli abitanti del comune. Si tratta in effetti di una realtà sparsa, divisa dalle colline, che con questa manifestazione si ritrova in centro storico, se ne riappropria e ne fa il simbolo dell’appartenenza alla città”.
Il Palio non si improvvisa: servono duri allenamenti tutto l’anno. Il gruppo di sei ragazzi più ancella si allena per diversi mesi utilizzando un “bigatin”; solo nelle ultime settimane si possono fare tre prove con le bighe usate per gareggiare. In aggiunta, ci sono il capomastro che segue la squadra e prepara le strategie e molte altre persone che si dedicano alle necessità, poiché la partecipazione richiede l’impegno di tutti.
Sono previste quattro gare basate sulla velocità e sul tempo. Si parte da ca’ Zen, si percorre il Foresto Vecchio e dopo la supercurva della fontanella si giunge in piazza attraverso via Browning. Sono previste una gara maschile e una femminile che coinvolgono le frazioni di Asolo centro, Villa d’Asolo, Ca’ Giupponi, Villa Raspa, Casella e Pagnano. Da alcuni anni il Palio è preceduto da quello dei comuni limitrofi: il Palio dei 100 orizzonti. Vi prendono parte Maser, Altivole, San Zenone degli Ezzelini, Fonte, Caerano di San Marco, Pederobba, Montebelluna, Asolo, Pieve del Grappa.
Si comincia venerdì 28 giugno presentando le squadre in piazza Brugnoli, mentre la giornata di sabato 29 è dedicata alla marcia non competitiva “PasseggiAsolo”, organizzata quest’anno per la seconda edizione. Sempre sabato il cortile del Castello di Caterina Cornaro sarà animato da giochi medievali, duelli ed esposizioni artigianali.
Il palio che viene consegnato ai vincitori è realizzato da Valeria Ganeo, mentre le bighe sono tutte fatte a mano da Giuseppe Bin, utilizzando vecchie ruote di carri e materiali antichi, fatto che dà alle bighe pesi diversi. Tale differenza va pareggiata col peso dell’ancella, che deve essere scelta con attenzione dai concorrenti. Si tratta in conclusione di un meccanismo oramai rodato che, partendo dal campanilismo delle varie frazioni, ha permesso di trovare nella competizione una nuova unità sociale e senso di cittadinanza.

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