venerdì, 25 aprile 2025
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Pagnossin, una storia industriale trevigiana

Per la prima volta in una mostra a Quinto di Treviso  viene raccontata la storia di quest’azienda che per oltre 90 anni ha costituito uno dei punti di riferimento del tessuto industriale nordestino e trevigiano in particolare.

Sabato 24 maggio nella splendida cornice di villa Memo Giordani Valeri a Quinto di Treviso si è aperta la mostra “Una storia industriale trevigiana, Ceramica Pagnossin, dal dipinto a mano al design” che durerà fino all’8 giugno. Per la prima volta viene raccontata la storia di quest’azienda che per oltre 90 anni ha costituito uno dei punti di riferimento del tessuto industriale nordestino e trevigiano in particolare. Oltre un centinaio i pezzi esposti, provenienti da collezioni private, per ripercorrere un cammino iniziato nel 1919 quando l’arcadese Angelo Pagnossin rileva un’avviata fabbrica di laterizi da tale Della Giovanna Costante, svizzero del Canton Ticino emigrato in Italia ai primi dell’800, come moltissimi altri sui connazionali, in cerca di lavoro per sfuggire, incredibile ma vero, alla terribile povertà che imperversava in patria, tanto che il Canton Ticino veniva allora chiamato Malcantone. Alla fine del secondo conflitto mondiale inizia, con un piccolo forno a tunnel, la produzione di ceramica  prima “dolce”, perchè a base calcarea e poi “forte” con base  feldspatica. Le decorazioni sono a mano, spesso in oro zecchino, ed il reparto in questione diviene subito una sorta di “cenacolo d’artisti” tra cui si ricordano lo spresianese Mario de Tuoni ed i trevigiani Dal Bò, Malossi, Trabucco. Il legame, felicissimo, col mondo dell’arte sarà una costante della Pagnossin, basti pensare alla collaborazione negli anni ’70 col trentino Riccardo Schweizer, amico di Picasso, Manrique e del “circolo” di Vallauris o, negli anni ‘80 con Giorgetto Giugiaro e Ottavio e Rosita Missoni. Una serie impressionante poi di primati sotto la guida di Giulio, figlio del fondatore : prima azienda al mondo non legata al petrolio o al tabacco che sponsorizza un team di Formula 1, allori nel basket e nell’offshore, prima ad ottenere il prestigioso ISO9002, certificato di “qualità totale” rilasciato dal Llyod’s Register Quality Assurance. Per non dire della richiesta del Victoria & Albert Museum di Londra, il più importante al mondo per la ceramica, di avere alcuni modelli per le proprie collezioni permanenti. La storia della Pagnossin termina nel 2007 col fallimento ma le oltre 200 persone presenti sabato scorso all’apertura testimoniano la fama che questo marchio si era meritatamente conquistato.

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