domenica, 09 marzo 2025
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Opere Pie Onigo, nell'emergenza massimo impegno verso ospiti e famiglie

Per entrambe le strutture è stata individuata l’area di isolamento in una camera per piano. Nell’eventualità ci fosse bisogno di ulteriori aree di isolamento, si prevede di estendere tale prassi a tutto un nucleo per complessivi 10 posti letto. Garantiti alcuni servizi al territorio.

Con i suoi 255 ospiti, dei quali 223 non autosufficienti, con 232 dipendenti e 35 non dipendenti, la macchina sociosanitaria delle Opere Pie di Onigo di Pederobba è chiamata al massimo impegno in questo periodo.

“Stiamo vivendo questa fase con molta trepidazione e anche con un senso di impotenza per i servizi che abbiamo dovuto sospendere, dalla scuola materna al centro diurno per disabilità acquisita – commenta il presidente Agostino Vendramin –, ma grazie alla dedizione e allo sforzo del personale, dai medici agli operatori, dagli infermieri agli educatori, stiamo affrontando la situazione col massimo impegno, offrendo anche dei servizi al territorio”.

Per entrambe le strutture è stata individuata l’area di isolamento in una camera per piano. Nell’eventualità ci fosse bisogno di ulteriori aree di isolamento, si prevede di estendere tale prassi a tutto un nucleo per complessivi 10 posti letto. A tale proposito si è predisposto un nucleo di emergenza da 12 posti letto al piano terra nei saloni ad uso comune del centro -“Guglielmo e Teodolinda d’Onigo” estendibili a 24 posti letto per un congruo numero di ospiti non infetti. In ambito scolastico, ai genitori delle scuole materne è stato praticato fin da subito uno sconto di 55 euro dalla retta mensile. E un ulteriore contributo per alleggerire i costi della retta verrà dato dall’Amministrazione comunale di Pederobba.

Nonostante la chiusura del Centro diurno, l’ente ha assicurato un servizio a domicilio per alcuni ospiti in accordo con il servizio disabilità dell’Ulss e le famiglie. Inoltre l’Ente ha avviato il progetto di assistenza psicologica #iorestoacasa-Con Voi, aperto alle persone ospitate, ai famigliari, ma anche ai cittadini di Pederobba e agli ospiti del centro diurno “Liberi di Essere”, che potranno contattare gli psicologi.

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