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Monastier, il Consiglio comunale dei ragazzi palestra di democrazia

Emozionati i ragazzi, e non solo, che hanno esposto i progetti che il loro Ccrr intende realizzare in questo 2025 a Monastier: una settimana di fashion week, gli ultimi giorni di scuola, coinvolgendo tutti gli studenti, con un’iniziativa divertente e inclusiva; un mercatino di beneficenza, probabilmente organizzato in concomitanza con il Tucogiò, la rassegna basata sui giochi che viene promossa ogni anno a Monastier

Giovedì 6 marzo, prima della consueta seduta del Consiglio comunale, si è insediato a Monastier il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (Ccrr), un progetto di educazione civica che l’Amministrazione comunale di Monastier mette in atto già da alcuni anni, all’interno della scuola secondaria di primo grado Margherita Hack, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Roncade e con la partecipazione degli operatori della cooperativa sociale La Esse.

Ad accogliere i giovanissimi c’erano la sindaca di Monastier, Paola Moro, l’assessore all’Istruzione e Politiche giovanili e famiglia, Marco Grandesso, nonché tutta la Giunta, con i consiglieri di maggioranza e opposizione.

Emozionati i ragazzi, e non solo, che hanno esposto i progetti che il loro Ccrr intende realizzare in questo 2025 a Monastier: una settimana di fashion week, gli ultimi giorni di scuola, coinvolgendo tutti gli studenti, con un’iniziativa divertente e inclusiva; un mercatino di beneficenza, probabilmente organizzato in concomitanza con il Tucogiò, la rassegna basata sui giochi che viene promossa ogni anno a Monastier.

L’iniziativa è stata presentata davanti a un folto pubblico dal sindaco dei ragazzi 2025 per Monastier, Massimiliano Smaniotto, dal vicesindaco, Federico Nicoli, insieme ai consiglieri dei ragazzi Aurora Bastianon, Lucia Brisotto, Andrea Caliandro, Maria Daniel.

Le educatrici di La Esse hanno spiegato come il progetto è una forma concreta di educazione e sensibilizzazione ai processi di democrazia partecipata; sindaco, vicesindaco e consiglieri dei ragazzi vengono eletti attraverso una vera e propria campagna elettorale, che prevede l’esposizione delle proprie idee di miglioramento, a partire dalle esigenze dei giovanissimi, elezioni che devono assicurare un’uguale rappresentanza di maschi e di femmine.

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