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Momenti di fraternità dal Duomo di Castelfranco

Gli incontri a distanza di mons. Dionisio Salvadori con gli ospiti del centro anziani Domenico Sartor

E’un appuntamento, atteso dagli ospiti del centro anziani Domenico Sartor, quello del giovedì mattina con mons. Dionisio Salvadori parroco del Duomo di Castelfranco. Virtualmente si incontrano, collegandosi con Skype, scambiano quattro chiacchiere e pregano insieme con il rosario. Un momento di fraternità, di vicinanza della comunità attraverso il suo pastore, agli anziani del centro, di tenerezza.

“Da quando don Florido è andato ad abitare in casa del clero a Treviso la struttura è rimasta senza un assistente spirituale - spiega don Dionisio -; come parroco del Duomo, ho conosciuto la direttrice e aperto un dialogo per trovare una soluzione temporanea”. A settembre aveva cominciato ad andare in casa di riposo per incontrare gli anziani, in attesa che la diocesi nominasse il nuovo cappellano. Poi, però, c’è stato lo stop a causa del Covid. “Sentendo il parere degli ospiti e dei parenti, che desideravano  avere dei momenti di preghiera, di benedizione, di consolazione, ho cercato una nuova strada e a ottobre ho aperto questo «canale web» - racconta ancora -. Aiutato dal personale della struttura il giovedi mattina incontro gli ospiti, chiacchieriamo, recitiamo insieme il rosario anche con intenzioni che li coinvolgano, li saluto personalmente”.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione puntuale di alcuni lavoratori del centro Sartor che radunano gli anziani, accendono lo schermo del televisione, seguono il collegamento. “Seguendo questo dialogo aperto con la struttura è emerso anche il desidero di portare la comunione ai malati, perché non manchi loro il conforto di Cristo, pane di vita, e Gesù torni ad abitare nel centro «in presenza» nella chiesetta dove gli ospiti possono entrare per stare un po’ con Lui. Con la direttrice Barbato, che ringrazio per la sua apertura, abbiamo trovato la soluzione, facendoci aiutare da un ministro straordinario dell’eucaristia, che lavora all’interno. Anche lei è ben consapevole di quanto la salute interiore di una persona fa bene anche alla salute fisica”.

A questa piccola ma significativa esperienza partecipa anche don Silvio Favrin, per tanti anni a servizio dell’ospedale di Castelfranco: “Quando può viene a pregare con noi ed è contento. Pur essendo non vedente e sordo, non gli mancano lucidità mentale e parole di grande fiducia. Un dono per tutti noi”.

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