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Maserada: dagli ambientalisti il no alla pista dei levrieri

“Uno sfregio ambientale e uno strappo democratico”. Così si sono espressi Fausto Pozzobon di Legambiente Piavenire e Marisa Romeo, di Piave fiume vivo sulla pista da corsa in costruzione nell'area naturalistica Parabae

“Uno sfregio ambientale e uno strappo democratico”. Così si sono espressi Fausto Pozzobon del circolo Legambiente Piavenire e Marisa Romeo, per il comitato Piave fiume vivo, intervenendo ad una conferenza stampa organizzata sabato scorso 7 maggio, a Maserada sul Piave, nell’area naturalistica del Parabae, dove è in costruzione una pista da corsa per i levrieri, completamente recintata. Una cinquantina i cittadini intervenuti, anche da Comuni limitrofi, per apprendere informazioni sul progetto, che in queste settimane ha letteralmente infuocato l’opinione pubblica, a cominciare dai social network. Qualche giorno fa, una petizione online di Lav Treviso (lega antivivisezione) aveva raccolto già oltre 11 mila firme contro la costruenda pista dei levrieri di Maserada.
“Ci è stato detto che la pista serve ai cani per correre - hanno affermato Romeo e Pozzobon -, in realtà i cani qui potrebbero correre in libertà, come succede in tante capitali del mondo, in orari regolamentati; noi, piuttosto, pensiamo che qui siano gli uomini a voler guadagnare”.

L’opera è già in fase avanzata, addirittura sarebbero previste l’inaugurazione a giugno e due manifestazioni nazionali a ottobre e novembre 2022.
“Noi non ci fermiamo qui, crediamo che la voce dei cittadini debba farsi sentire in modo forte, facciamo appello anche alla Provincia di Treviso, affinché si pronunci per la difesa di un’area naturalistica lungo il bacino del Piave così importante e preziosa. Oltre a essere un ecosistema con prati e un folto bosco, in cui nidificano e svernano molte tipologie di volatili (le allodole, le pavoncelle, le beccacce, stormi di fringillidi, le gru, i pivieri dorati) e vivono animali selvatici come cinghiali, tassi, fagiani, Parabae è la più importante area del Nord Italia per la riproduzione delle lepri. A tal proposito, chiediamo anche ai cacciatori di esprimere la loro posizione”.

Il progetto in questione, già in fase realizzativa, prevede un accordo fra il Comune di Maserada sul Piave e l’Enci Servizi srl, società controllata al 100% da Enci (ente nazionale cinofilia italiana), per la concessione per 15 anni di un’area da oltre 27 mila metri quadrati nel parco Parabae, in via dei Fanti, a ridosso degli attuali impianti sportivi. Qui Enci sta costruendo l’anello per le corse dei levrieri, che sarà lungo 167 metri e largo 102, con un investimento economico di oltre 160 mila euro. Di contro, l’Enci pagherà al Comune un canone annuo di 4 mila euro, per tutta la durata della concessione. La Giunta del sindaco Lamberto Marini ha spiegato di “aver valutato positivamente la richiesta di Enci, ai fini della riqualificazione dell’area e poiché siamo certi che porterà un indubbio impatto positivo sul tessuto economico del nostro Comune. In particolare, per le strutture di ristorazione e quelle ricettive, arriveranno appassionati anche da Paesi confinanti, come Austria, Slovenia, Croazia”.

“Il sindaco e la sua Giunta sbagliano nel considerare quest’area un terreno qualunque, una semplice area agricola - hanno continuato Pozzobon e Romeo alla conferenza stampa -, i cittadini di Maserada dovevano essere interpellati prima di approvare questo intervento distruttivo al Parabae. La costruzione di una pista per levrieri non è una priorità per la comunità maseradese. Se questa Amministrazione tiene così tanto al benessere animale e all’ambiente, tramite il suo assessorato, perché non mette una medesima passione nella difesa dei prati spontanei, sempre più esigui di fronte al devastante diffondersi dei vigneti? Noi non ci fermiamo qui, coinvolgeremo la popolazione”. 

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