Lovadina: intensa messa dedicata a chi vive situazioni di sofferenza

Quello dell’unzione degli infermi è un sacramento “della vita”, un dono che attraverso il Gesù risorto sostiene coloro che vivono momenti di sofferenza, non solo fisica. Partendo da questa convinzione, la comunità di Lovadina, su iniziativa del Consiglio pastorale, ha vissuto domenica scorsa una celebrazione insolita e particolarmente intensa, al termine della quale coloro che lo desideravano - e sono stati particolarmente numerosi - hanno ricevuto il sacramento dell’unzione degli infermi.
La celebrazione, vissuta all’interno dei festeggiamenti per la Madonna della Cintura, era stata annunciata attraverso l’invio di una lettera a tutte le famiglie della comunità, in cui il parroco, don Giovanni Stasi, spiegava che l’obiettivo della celebrazione era quello di “far sentire che la comunità cristiana è vicina a chi soffre, a chi ha il cuore ferito”. Nella lettera si facevano anche alcuni esempi: chi è malato (anziano o giovane che sia), chi ha qualche disabilità, chi è senza lavoro, o vive nell’instabilità lavorativa, chi soffre per i legami coniugali o familiari interrotti o deteriorati, chi è nel lutto per la perdita di una persona cara, chi si sta prendendo cura dei propri genitori anziani o ammalati, ecc.
Molti coloro che hanno risposto all’invito e che nel corso della sentita celebrazione sono stati sostenuti dalla preghiera di tutta la comunità, oltre che dal prezioso servizio dei volontari Unitalsi. Don Giovanni ha sottolineato nell’omelia che Dio desidera sempre il “meglio” per i suoi figli e si fa loro vicino.
Finita la celebrazione un pranzo comunitario si è tenuto nello stand della Festa dea panocia, appuntamento quest’ultimo che prosegue nel fine settimana, fino a lunedì 29 settembre, con numerosi appuntamenti e mostre. Domenica 28 alle 11 santa messa solenne in onore della Madonna della Cintura, con processione.