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L’inaugurazione del Palasolo, lo scorso 20 febbraio, si è trasformata in una festa dello sport e in una riaffermazione dei suoi valori. Tutti gli interventi hanno insistito su questo, a partire dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha sottolineato l’intraprendenza dell’Amministrazione di Asolo, per cui ora i cittadini possono beneficiare di questo luogo sociale, un luogo dal grande potenziale educativo. “Mi auguro che quello che è successo qui succeda anche altrove, così che ogni scuola sia dotata di una palestra degna di questo nome”. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico per il Veneto, Marco Bussetti, ha dichiarato: “Siamo felici quando una scuola, come avviene oggi, si completa con una nuovissima struttura sportiva”. Dei valori dello sport ha parlato anche il protonotario apostolico, mons. Liberio Andreatta, che, prima di impartire la benedizione all’impianto e ai presenti, ha ricordato il suo passato di educatore in Toscana, quando curava una squadra di minibasket. Soddisfatti la preside dell’Istituto comprensivo, Monica Zaniolo, e il sindaco di Asolo, Franco Dalla Rosa, che hanno ricordato le potenzialità di questo nuovo impianto.
La palestra viene a completare il progetto del “plesso unico” immaginato e appaltato dalla giunta guidata da Daniele Ferrazza, grazie anche a un finanziamento regionale. Quell'inizio fu stoppato dalla giunta guidata dalla sindaca Loredana Baldissera, contraria alla concentrazione delle scuole nel capoluogo, uno stop che ha avuto come conseguenza un grave danno economico, la struttura in legno divenne un relitto.
Il plesso unico scolastico fu realizzato finalmente nel 2017, vi confluirono quattro plessi, ma risultava privo di spazi specificamente dedicati all’attività sportiva. Il Comune di Asolo decise di realizzare, dunque, nello stesso lotto di pertinenza, una nuova palestra scolastica aperta anche alla cittadinanza, con la possibilità di praticare sport regolamentati. Il nuovo edificio è stato posizionato in adiacenza al corpo mensa della scuola, creando dei varchi nella muratura esistente per un accesso diretto alla nuova palestra, direttamente dall’interno della scuola. Sia la progettazione dei nuovi locali, sia gli impianti, sono stati studiati in modo tale da sfruttare e integrare le preesistenti dotazioni scolastiche. Lo scopo di questa integrazione è quello di creare un unico grande fabbricato scolastico, con la possibilità, all’occorrenza, di un utilizzo separato di ciascuna parte. Sono anche state realizzate delle tribune adeguate a ospitare circa 300 spettatori. Gli spazi di gioco sono dimensionati per garantire l’omologazione per le partite di calcio a cinque di livello locale, per basket di livello base e per campionati di pallavolo di serie B.
Un punto di forza del Palasolo sono i criteri progettuali, nei colori e nella struttura: l’opera è concepita in armonia con ciò che la circonda. C’è un bilanciamento tra i vari volumi e, dal punto di vista energetico, l’opera è quasi autosufficiente, raggiungendo lo standard Nzeb, ovvero un edificio a energia quasi zero. L’impianto è costato più di 2 milioni di euro, finanziato con risorse comunali, tranne che per 423 mila euro arrivati dal Pnrr.