Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il ricordo: don Paolo Chiavacci a 40 anni dalla morte
Nel 2022 sarà presentato un libro e organizzati diversi appuntamenti. Inoltre un sentiero sarà intitolato al sacerdote, in concomitanza con il prossimo riconoscimento a biosfera del comprensorio del Grappa
Un nuovo libro e una serie di appuntamenti nel 2022 per ricordare don Paolo Chiavacci a 40 anni dalla morte. E poi anche un sentiero a lui dedicato in concomitanza con il prossimo riconoscimento a biosfera del comprensorio del Grappa. Sono queste le due novità annunciate dal nipote di don Paolo, Francesco Chiavacci Lago, e dalla sindaca di Pieve del Grappa Annalisa Rampin, al concerto svoltosi sabato 3 luglio sul prato di Monte Castel a fianco del “Centro di spiritualità e cultura don Paolo Chiavacci” a Crespano di Pieve del Grappa. Un concerto che ha proposto musiche suonate da “Air Orchestra” diretta dal maestro Paolo Pessina con la cantante Ilaria Zambon.
Iniziative di formazione culturale e spirituale
L’evento è stato organizzato dall’associazione “Incontri con la natura per la salvaguardia del Creato, don Paolo Chiavacci” e dall’omonimo centro di Spiritualità. Hanno collaborato la Pastorale sociale del Lavoro della diocesi di Treviso con il patrocinio del Comune di Pieve del Grappa. Il centro “Don Paolo Chiavacci” è una struttura della diocesi di Treviso che si trova sulle pendici meridionali del massiccio del Grappa a 600 metri di altitudine nel comune di Pieve del Grappa.
La sua posizione isolata è il luogo ideale dove vengono realizzate iniziative di formazione spirituale, cristiana e culturale, in modo particolare sul tema della salvaguardia della natura secondo le intuizioni del fondatore.
“Immersi nella natura la musica ha un altro effetto - ha sottolineato il direttore del Centro Chiavacci don Paolo Magoga - ci si sintonizza con l'armonia del Creato e anche il cuore batte in un modo diverso. Ci sentiamo veramente parte di una realtà più grande che va amata e rispettata e che ci parla di Dio”.
Il concerto è stato l’annuale appuntamento che, coniugando arte e natura, rende omaggio alla figura di don Paolo Chiavacci.
Don Chiavacci (1916 - 1982) fu, infatti, il sacerdote diocesano che con lungimiranza già negli anni settanta parlava di salvaguardia del Creato mettendo le basi di un ambizioso progetto. “Don Paolo - ha sottolineato Francesco Chiavacci Lago - ha anticipato di 50 anni quello che ha scritto papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’”.
Una passione quella del sacerdote a cui si è affiancata anche quella per la musica. “Non tutti sanno che don Paolo Chiavacci era un grandissimo appassionato di musica. La sua collezione, costituita da centinaia di dischi, ora è a disposizione di appassionati nella sala musica predisposta nel Centro”.
Un sentiero intitolato a don Chiavacci
Non sveliamo ancora quale sarà il sentiero che sarà intitolato a don Paolo Chiavacci - ha detto tra l’altro la sindaca Annalisa Rampin - perché vogliamo che sia una sorpresa. Il sogno di don Paolo era quello di creare un parco all’interno di questo territorio. Il fatto di aver dovuto posticipare a dicembre il riconoscimento a biosfera del Monte Grappa nel percorso Unesco sembra quasi una felice concomitanza con le celebrazioni che ci saranno per il quarantesimo anniversario”.