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Il Meve nella rete italiana delle fortificazioni
Proporsi come interlocutore nazionale con analoghe e consolidate reti europee di fortificazioni per promuovere iniziative comuni. In tale ottica si inserisce la partecipazione del Memoriale veneto della Grande guerra (MeVe) di Montebelluna tra i soci della rete dei siti fortificati Fortinrete, nata qualche settimana fa a Vinadio, in provincia di Cuneo, con la firma dello Statuto.
Nel corso degli ultimi anni, incontri di studio, mostre temporanee e attività culturali comuni si sono susseguite con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio fortificato sia di carattere culturale che gestionale ed economico. Le opere fortificate, realizzate in particolare nel 1800 e nel 1900, sono un patrimonio di carattere storico, architettonico e paesaggistico di indubbio interesse e valore nazionale e sono presenti sia in ambito cittadino, costituendo parte integrante del tessuto urbano delle città, sia in ambito territoriale,ubicandosi dalle impervie vette dei monti fino agli assolati lidi del mare.
L’obiettivo della rete dei siti fortificati è costituire, nel panorama europeo, la prima organizzazione di livello nazionale con soci che gestiscono siti fortificati, operando in modo coordinato per la valorizzazione del patrimonio storico fruibile tramite iniziative di carattere culturale.
Fra i dieci i soci, con il Meve compaiono Forte Aurelia antica - Museo storico della Guardia di Finanza, Forte Marghera, Forte Bard, Forte Cadine - fondazione Museo storico del Trentino, Rocca D’Anfo, Forte Tesoro di Sant’Anna D’Alfaedo (Vr), Forte Ardietti, (Mn), Forte di Vinadio (Cn), Ridotto Sant’Erasmo.
Fortinrete attua iniziative comuni rivolte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio fortificato, realizza studi e organizza incontri, convegni, progetti culturali sul patrimonio fortificato, rivolti più in generale alla promozione, valorizzazione del patrimonio storico-culturale e architettonico dei Forti. Sviluppa, inoltre, iniziative e relazioni per promuove e aderire a programmi e a bandi in ambito regionale, nazionale ed europeo, finalizzate alla valorizzazione e alla gestione del patrimonio fortificato e aderisce a reti di livello internazionale.
“Partecipare alla rete dei siti fortificati – ha rilevato l’assessora alla cultura Debora Varaschin –, per il MeVe rappresenta un’opportunità di sviluppo. Questo perché la rete nasce proprio anche per sviluppare economie di apprendimento, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze tra le diverse realtà italiane e tra queste e quelle europee, ma anche per organizzare e pianificare iniziative culturali comuni (mostre, eventi, manifestazioni) e partecipare a bandi di finanziamento italiani ed europei così come a iniziative di raccolte di fondi: tutti obiettivi che il nostro Memoriale, non solo condivide, ma che fin dalla sua nascita persegue”.
Per il sindaco Adalberto Bordin, poi, tanti sono gli aspetti che ci hanno spinto a sostenere e partecipare attivamente alla nascita della rete dei siti fortificati a partire dal fatto che la Legge regionale del 2022 ha individuato nel MeVe l'istituto per la collaborazione in rete fra tutti i soggetti pubblici e privati che hanno attinenza con la Grande guerra. A questo si aggiunge il fatto che il Montello è stato un importante teatro di guerra nel primo conflitto mondiale ed è costellato di piccole fortificazioni che costituiscono una tipologia particolare di sito fortificato. L'adesione alla rete può rappresentare una importante opportunità di promozione del territorio e un’occasione per partecipare a bandi nazionali ed europei.
I prossimi eventi sono, il 6 e il 7 luglio, delle visite guidate ai siti fortificati (Fortezze aperte), una mostra temporanea dei soci della rete, in contemporanea nei vari siti e un convegno di carattere nazionale, verso fine anno.